Vietato festeggiare per gli autovelox abbattuti! La pretesa del Procuratore della Repubblica di Treviso di perseguitare penalmente chi esulta sui social

Da qualche tempo in Veneto – e non solo – si sente parlare di autovelox abbattuti, episodi diventati frequenti al punto da far pensare che a commettere questi atti vandalici sia sempre la stessa persona, chiamata giornalisticamente “Fleximan”.

Un “giustiziere” anonimo dal nome che ricorda quello di un supereroe che ha sostenitori e tifosi, parliamo soprattutto di social, dove c’è chi lo esalta e chi lo ringrazia per il suo lavoro.

Tanto che a Treviso il procuratore della Repubblica Marco Martani ha detto che le approvazioni e le esortazioni a ripetere i gesti di Fleximan contro gli autovelox sui social potrebbero anche comportare la sussistenza dell’accusa di apologia di reato.

Tra gli ultimi episodi registrati c’è quello di Riese Pio X (Treviso) che viene classificato dalla Procura come “danneggiamento aggravato” e su di esso è in corso la ricerca degli autori dell’abbattimento della base del palo che sorreggeva l’autovelox. Più semplice è identificare quei soggetti che, in particolare attraverso gruppi Facebook dedicati al “giustiziere”, hanno applaudito per gli episodi, concretizzando, se la magistratura convergerà su tale lettura, la fattispecie di “difesa o esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contraria alle leggi” prevista e sanzionata dal codice penale.

Fleximan ha nei giorni scorsi colpito anche in provincia di Padova, lungo la strada regionale 10 nel territorio del Comune di Carceri. Anche qui il palo che sorregge l’apparecchio è stato tagliato alla base con una sega flessibile. E anche in questo caso l’atto vandalico è stato reso noto sui social, in alcune pagine che inneggiano al misterioso “vendicatore”.

Tra gli altri è stato abbattuto anche l’autovelox più redditizio d’Italia: di notte e tra la neve qualcuno ha segato il palo. “Non tutti gli eroi hanno il mantello, alcuni hanno il flessibile”, scrive qualcuno sui social.

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