Chiara Ferragni ha fatto il triplete! Comunicata formalmente dalla Procura l’indagine per truffa sia per le uova che per la bambola benefica in aggiunta a quella del panettone

Ancora guai per Chiara Ferragni. L’influencer è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro Pink Chiristmas della Balocco, ma anche per quelle delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e per la bambola Trudi lanciata sul mercato dall’imprenditrice digitale nel 2019.

È quanto emerge dall’atto con cui la Procura milanese giovedì scorso ha sollevato davanti al pg della Cassazione, che dovrà decidere a breve, il conflitto tra uffici del pm sulla competenza ad indagare per il caso del dolce natalizio della casa dolciaria in provincia di Cuneo. La infuencer risponde quindi di tre episodi con legali rappresentanti delle società produttrici.

La bambola Trudi

La Trudi-Limited Edition, bambola alta 34 centimetri con le fattezze di Chiara Ferragni, è stata lanciata nel 2019 a un prezzo che dai 34,99 euro è recentemente sceso a 24.99 euro. Questo il messaggio che accompagnava il progetto: «Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio (con il rapper Fedez, ndr) abbiamo deciso di creare un’edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte: si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore».

La bambola è andata sold out appena cinque ore dopo la messa in commercio. Sul progetto, la Tbs Crew aveva rilasciato un comunicato in cui veniva specificato che «i ricavati derivanti dalle vendite di tale bambola sono stati donati all’associazione “Stomp Out Bullying” nel luglio 2019 e che l’impegno nei confronti di tale associazione ha riguardato esclusivamente le vendite fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi»». Un messaggio che non era stato comunicato a mezzo social dall’influencer.

Le uova di Pasqua

L’operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi era già salita alla ribalta settimana fa. Ferragni anche in questo caso è indagata di truffa. L’azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell’affaire beneficenza. Le indagini milanesi quindi punteranno a capire se sia per il pandoro, costato alla influencer e alla Balocco una maxi multa dell’Antitrust, sia per le uova di Pasqua e sia per la bambola Trudi, si sia trattato o meno di una presunta operazione commerciale della Ferragni mascherata in campagna di beneficenza.

La sponsorizzazione delle uova di Pasqua, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta con lo stesso schema del dolce natalizio. Come è stato spiegato nei giorni scorsi da Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, Ferragni ha percepito un cachet di 500 mila euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022 a fronte di una donazione di 36 mila euro all’associazione “I bambini delle Fate”.

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