Ucraina e terzo miracolo di Fatima: Bergoglio ha in programma la madre di tutte le buffonate. Una roba che nemmeno Wanna Marchi avrebbe potuto inventare

I vescovi sono grati a Papa Francesco che “in mezzo alla tragedia della guerra sanguinosa in Ucraina”, ha dato la notizia “che il 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza nella Basilica di san Pietro”, “consacrerĆ  la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Ćˆ un atto spirituale atteso da molto tempo dal popolo ucraino”, dichiara l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk. “I cattolici ucraini sin dall’inizio dell’aggressione russa nel 2014 chiedevano questo atto come urgente bisogno per evitare l’aggravamento della guerra e dei pericoli che pervenivano dalla Russia”, prosegue. “Nell’arco dei miei incontri con il Santo Padre ho trasmesso questo desiderio dei fedeli della nostra Chiesa alla sua premura paterna. Con l’invasione della Russia su vasta scala, da parte dei nostri fedeli sono pervenute da tutte le parti del mondo le preghiere di compiere questo atto”.

“Siamo grati al Santo Padre per aver innanzitutto accolto la richiesta della Madonna manifestata durante l’apparizione del 13 luglio 1917 a Fatima, e dei suoi figli, per proteggere l’Ucraina e fermare ‘gli errori della Russia che promuove guerre e persecuzioni della Chiesa’. Dunque, oggi – dice Shevchuk – vediamo il compimento delle parole della Madonna che ha detto: ‘I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrĆ  molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte’. Affidiamo al Cuore Immacolato di Maria tutte le nostre sofferenze e speranze per la pace nel nostro paese”. 

A proposito della decisione del Papa il rettore del santuarioĀ padre Carlos CabecinhasĀ spiega che “Fatima ĆØ un luogo dove si prega quotidianamente la pace, perchĆ© ĆØ una volontĆ  espressa dal Papa e perchĆ©, in questo luogo, la Madonna ha chiesto la consacrazione al Suo Cuore Immacolato”. Padre Cabecinhas ha quindi annunciato l’arrivoĀ in Ucraina del simulacro dellaĀ Madonna Pellegrina di Fatima,Ā su richiesta dell’arcivescovo greco-cattolico diĀ Leopoli.Ā 

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  1. Sono senza parole, la mattina mi sveglio e mi dico sono ancora vivo ,non sono morto di COVID ,non sono morto e non mi sono suicidato per la morte di mia madre della chiusura del mio ristorante delle corna della mia ormai ex compagnia,tutto in questi tre anni e mezzo.La mia vita sta resuscitando come GesĆ¹ ,e con lui che adesso commento quello che accade e gli dico ,come fa uno come te ha perdonare dopo ciĆ² che ti hanno fatto ,e immagino la lancia ficcata nel petto e il sangue e l’acqua che cade vicino alla croce.Penso mi fermo e rifletto poi capisco grazie a lui ,la grande misericordia e il bene che lui ha nei nostri confronti.E capisco un padre che permette ha un figlio di essere crocefisso per rinnovare li patto e perdonare tutti i peccati sin li fatti dall’umanitĆ .il crocefisso in quella chiesa con il braccio staccato dal crocefisso ,il miracolo di GesĆ¹ ,dove il prete non vuole piĆ¹ perdonare i stessi peccati fatti da peccatore incallito il quale va via dalla chiesa passando davanti a GesĆ¹ crocefisso ,il miracolo GesĆ¹ stacca il braccio e lo benedice e lo perdona facendo il segno della croce.

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