Prima un boato poi l’ennesima scossa: non c’è pace per chi vive a ridosso dei Campi Flegrei: il lento sollevamento del suolo prosegue implacabile

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in serata nell’area dei Campi Flegrei. Non si registrano danni, anche se il sisma – avvenuto ieri alle 19.41 – ha creato apprensione tra i cittadini di Pozzuoli, Quarto, Bacoli ed è stato avvertito anche in alcuni quartieri di Napoli. Il terremoto, accompagnato da un boato, ha avuto come epicentro la zona Solfatara all’altezza della seconda traversa Coste di Agnano, ai confini tra i comuni di Pozzuoli e Napoli.

Una delle aree vulcaniche più pericolose

La zona dei Campi Flegrei, situata nell’area metropolitana di Napoli, rappresenta una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo. Questa regione è stata modellata nel corso del tempo da diverse eruzioni, sia devastanti che moderate​​. In particolare, la caldera dei Campi Flegrei è la più grande caldera attiva d’Europa, con un’estensione di circa 12-15 km, che si estende da ovest dell’area metropolitana di Napoli​​. Quest’area ha sperimentato una fase di inquietudine a partire dal 2005, caratterizzata da un notevole sollevamento del suolo e un aumento del degassamento​​.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il lento sollevamento del suolo dovuto a processi vulcanici, insieme alla sismicità dell’area, ha spinto la Protezione Civile a delimitare una “zona rossa” per i Campi Flegrei, predisponendo un piano di esodo per la popolazione in caso di emergenza​​. L’ultima attività sismica registrata nell’area, durante il mese di ottobre 2023, ha visto 553 terremoti, con una magnitudo massima di 4.0±0.3​​. La mappa interattiva online distingue le zone rosse e gialle relative al vulcano, con la zona rossa specificata come l’area dove l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia per la popolazione a causa del pericolo di flussi piroclastici​​.

Inoltre, è stata identificata una struttura sismogenica a bassa profondità nella zona di Pisciarelli, che si è attivata ripetutamente, accompagnando un aumento dell’attività idrotermale e una fase di sollevamento del suolo​​.

Da queste informazioni, si deduce che i Campi Flegrei rappresentano una zona altamente sismica e vulcanicamente attiva, con un serio rischio per la popolazione circostante, che richiede una costante monitorizzazione e piani di emergenza adeguati. La recente scossa di terremoto di magnitudo 3.1, pur non avendo causato danni, sottolinea l’importanza della preparazione e della consapevolezza rispetto a questa realtà geologica unica e potenzialmente pericolosa.

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