Era il padre delle serie televisive che fecero impazzire l’Italia: dalla Signora in giallo al tenente Colombo. Peter Steven Fischer ci ha lasciato a 88 anni

(Adnkronos) – Lo sceneggiatore e produttore televisivo statunitense Peter Steven Fischer, uno dei tre creatori del telefilm “La signora in giallo”, interpretato da Angela Lansbury, dopo aver firmato altre serie poliziesche di successo come “Columbo”, “Baretta” ed “Ellery Queen”, ĆØ morto all’etĆ  88 anni in una casa di cura di Pacific Grove, in California. L’annuncio della scomparsa, avvenuta lunedƬ scorso, ĆØ stato dato dal nipote Jake McElrath a “The Hollywood Reporter”. Fischer divenne un romanziere prolifico dopo aver lasciato Hollywood, scrivendo ovviamente gialli, genere che ha coltivo in tv per un trentennio.

Fischer, che aveva lavorato con i co-creatori di “Colombo”, Richard Levinson e William Link nell’iconica serie interpretata da Peter Falk e aver sceneggiato “Ellery Queen”, con Jim Hutton, accompagnĆ² la stessa coppia Levinson-Link a un incontro con i dirigenti della rete Cbs nel 1984 per ideare una nuova serie tv. “Stavano cercando un giallo con una protagonista femminile, non specificavano se dovesse essere vecchia o giovane. Ci ĆØ venuta l’idea l’idea di ‘La signora in giallo’ che fondamentalmente era Agatha Christie e Miss Marple modellate in un unico personaggio: Jessica Fletcher”, ha raccontato Fischer in un’intervista alcuni anni fa.

Dopo il rifiuto dell’ex star della sitcom “Arcibaldo” Jean Stapleton, i tre sceneggiatori Levinson, Link e Fischer chiesero alla tre volte candidata all’Oscar Angela Lansbury di interpretare Jessica Fletcher, un’insegnante di inglese in pensione, scrittrice di gialli e detective dilettante. Lansbury non aveva mai realizzato una serie tv ma accettĆ² di buon grado. Fischer scrisse l’episodio pilota di “La signora in giallo”, dal titolo “L’omicidio di Sherlock Holmes”, andato in onda il 30 settembre 1984, e scrisse o co-scrisse quasi 40 di episodi ed ĆØ stato produttore esecutivo durante sette stagioni. Nel frattempo ha ricevuto un Edgar Award e tre nomination agli Emmy Award nel periodo 1985-87 (“La signora in giallo” non ha mai vinto quel trofeo). Il telefilm ĆØ stato realizzato fino al 1996.

“Me ne sono andato dal popolare telefilm dopo sette anni perchĆ© non sapevo come sceneggiatore come continuare a trovare idee davvero nuove – ha detto Fischer in un’intervista nel 2012 – Sapevo che avremmo potuto rielaborare vecchie trame con luoghi e nomi diversi e gli ascolti avrebbero resistito ma mi sarei annoiato e avremmo imbrogliato il pubblico”.

Nato il 10 agosto 1935, Peter Steven Fischer ha studiato recitazione alla Johns Hopkins University e ha frequentato corsi estivi teatrali, ma ha scoperto di “non essere un attore e ha deciso di diventare uno scrittore”. Fischer aveva 34 anni, viveva a Long Island e curava e pubblicava una rivista chiamata “Sports Car News” quando inviĆ², per gioco, la sceneggiatura di un film che aveva scritto a suo fratello minore, Geoff, direttore del casting degli Universal Studios. CosƬ, quasi per caso, iniziĆ² la sua carriera di sceneggiatore di Hollywood. Il suo secondo tentativo sarebbe diventato “L’ultimo bambino” della Abc, un telefilm di fantascienza del 1971 prodotto da Aaron Spelling con Michael Cole e Janet Margolin.

Fischer ha poi scritto sceneggiature per telefilm come “Marcus Welby”, “Difesa a oltranza”, “Griff”, “Il tenente Kojak”, “Baretta”, “Ellery Queen”, fino a scrivere sei episodi per “Colombo” tra il 1974 e il ’76. Fischer ha anche creato lo spin-off di “La signora in giallo” del 1987-88, “Provaci ancora, Harry” con Jerry Orbach e Barbara Babcock.

Diversi anni dopo aver lasciato Hollywood, Fischer divenne uno scrittore a tempo pieno, scrivendo gialli, alcuni ispirati alle vicende di “La signora in giallo” e una serie di 22 romanzi sotto il titolo complessivo “Hollywood Murder Mysteries” che ruotava attorno a un addetto stampa degli studios di nome Joe Bernardi.

Fischer si ritirĆ² da Hollywood nel 2002 e quattro anni dopo si trasferƬ a Pacific Grove, dove si ĆØ dedicato interamente alla narrativa. Lascia i suoi figli Megan e Christopher e i nipoti Peter, Nicholas, Samantha, Jake, Molly ed Eden. Sua moglie per quasi 60 anni, Lucille, ĆØ morta nel maggio 2017.

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