Ha 41 anni ed è tunisino l’uomo che ieri pomeriggio, 16 ottobre, ha scatenato il panico tra la gente del quartiere San Salvario, a Torino. Armato di coltello, uno in mano e un altro in tasca, prima nei pressi della sinagoga e poi nelle vie limitrofe ha urlato frasi minacciose contro i passanti: «Allah vi ammazzerà tutti», «Allah akhbar» e altre parole in arabo all’apparenza incomprensibili. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti di polizia della Questura di Torino, che proprio in questi giorni ha rafforzato i controlli anti terrorismo per le strade della città e intorno alla Sinagoga di piazzetta Primo Levi. Per fermare l’uomo, che è apparso in uno stato psichico alterato, i poliziotti sono stati costretti a utilizzare il taser. (VIDEO)
Rendiamoci conto a chi paghiamo gli stipendi.
Gruppo di circa 10 poliziotti dopo varie partecipazioni e qualificazioni tra formazione e carriera militare, e pure armati, non sono comunque in grado di fermare tempestivamente un tunisino che gira a piede libero armato di coltello tra le vie di Torino e di garantire la giusta sicurezza.
Gli unici ad intervenire tempestivamente sono appunto i cittadini.
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