Scandalo Qatar, spunta persino Rula Jebreal! La sedicente paladina del nulla è stata invitata al Parlamento europeo per parlare di una relazione nella quale si spendevano parole al miele per Doha

La giornalista – paladina della sinistra – è stata invitata al Parlamento europeo per parlare di una relazione nella quale si spendevano parole al miele per Doha

Le indagini degli investigatori belgi proseguono senza sosta e con il passare delle ore aumentano le novità su quello che è stato ribattezzato Qatargate. Restano ancora molti aspetti da chiarire e sono attesi aggiornamenti a stretto giro di posta. Riflettori accesi sulle attività di europarlamentari e assistenti coinvolti nello scandalo: tra questi, la socialdemocratica belga Maria Arena, presidente della sottocommissione per i Diritti dell’uomo. Ebbene, lo scorso 10 maggio fu proprio quella commissione a ospitare la presentazione del rapporto annuale di Fight Impunity la Ong di Panzeri, con tanto di dibattito su un documento nel quale si sosteneva – tra le altre cose – che gli Emirati Arabi cercassero di corrompere gli eurodeputati per “screditare l’immagine dei Paesi rivali, come Qatar e Turchia. Tra gli ospiti esterni la professoressa Shelby Grossman e, soprattutto, Rula Jebreal.

Rula Jebreal e il documento pro-Qatar

Paladina della sinistra, la giornalista italo-palestinese fu invitata a Bruxelles per dire la sua su un documento che tratteggiava il Qatar come vittima degli Emirati Arabi Uniti, storici nemici socio-politico-economici. Gli EAU si sono “inseriti con successo nella mappa dello sport globale e nel settore dello spettacolo” grazie alle“icone pop Lady Gaga e Jennifer Lopez che si sono esibite in occasione di eventi di gala, alimentando l’idea di una società araba liberale” nonostante la “discriminazione significativa contro le donne denunciata da Human Rights”, l’analisi del rapporto riportata da Libero.

Affiancata dalla dem Alessandra Moretti – che non faceva parte di quella sottocommissione – Rula Jebreal partecipò al dibattito alla Droi sul documento che biasimava apertamente il posizionamento del Qatar all’85esimo posto della classifica dei diritti umani, con gli EAU 13esimi. Forse dimenticando migliaia di morti durante la costruzione degli stadi per i Mondiali, la limitazione della libertà e i vari diritti a rischio. E ancora, le critiche nei confronti l’embargo imposto al Qatar da parte di Emirati, Arabia, Bahrein ed Egitto, “nonostante Doha avesse «sostenuto le rivolte popolari in Egitto e Tunisia”.

L’analisi di Susanna Ceccardi

Rula Jebreal per il momento non ha preso posizione, ma in passato sul suo profilo Twitter non aveva lesinato difese nei confronti del Qatar. Tornando alla sottocommissione, l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi ha rivelato di aver presentato un’interrogazione al vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell per chiedere che l’Ue “chiarisse i legami tra il Qatar e alcuni gruppi terroristici”: “Avevo chiesto se intendesse valutare la possibilità di imporre a Doha misure restrittive per limitarne l’intervento finanziario in Europa”. Nulla da cambiare, la replica di Borrell. La Ceccardi, inoltre, ha ricordato la provocazione di Rula Jebreal nei suoi confronti in quel 10 maggio:“Io capisco che alcuni del movimento di estrema destra (la Lega secondo la giornalista) sono pronti a farsi pagare da Putin…”.

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