Trump incriminato, la guerra si sposta dentro gli Usa: la durissima risposta alla feccia che pretende di eliminare l’unico candidato in grado di togliere loro la poltrona di Presidente

Donald Trump incriminato. Il gran giurì di Manhattan ha votato per incriminare il tycoon con l’accusa di avere effettuato dei pagamenti sottobanco durante la campagna presidenziale del 2016. Il motivo? Mettere a tacere la pornoattrice Stormy Daniels, che sosteneva di avere avuto con lui un incontro sessuale extraconiugale. Si tratta del primo procedimento penale contro un ex presidente degli Stati Uniti e di un innegabile colpo basso al tentativo di Trump di riconquistare la Casa Bianca. Intanto il diretto interessato nega ogni accusa e parla di una “persecuzione politica”. “Credo – sono state le sue parole – che questa caccia alle streghe si ritorcerà contro Joe Biden in modo massiccio. Il popolo americano capisce esattamente cosa stanno facendo qui i Democratici della Sinistra Radicale”.

L’ex presidente – gli fanno eco i due legali Susan Necheles Joseph Tacopina – “non ha commesso alcun crimine. Combatteremo vigorosamente questo procedimento politico in tribunale”. Nelle settimane prima dell’incriminazione, il tycoon ha esortato gli americani sui social media a protestare contro la Procura di Manhattan. Il gran giurì, dunque, gli contesta 30 capi d’imputazione per reati finanziari.

Oltre a Trump, a contestare l’accusa è l’ex vicepresidente americano Mike Pence che alla Cnn la definisce “un oltraggio”. Secondo Pence l’incriminazione da parte della procura di Manhattan è un “disservizio al Paese” che dividerà ulteriormente il popolo americano. “Penso che il popolo americano guarderà a questo e lo vedrà come un altro esempio della criminalizzazione della politica in questo paese”.

1. AVVOCATO, TRUMP DOVREBBE CONSEGNARSI MARTEDÌ

(ANSA) – Donald Trump potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan martedì prossimo per la formalizzazione delle accuse a suo carico dopo l’incriminazione nel caso Stormy Daniels. Lo riferisce al New York Times uno dei suoi avvocati, Susan R. Necheles.

2. FIGLIO DI TRUMP, INCRIMINAZIONE È UN ATTO POLITICO

(ANSA) – L’incriminazione di Donald Trump è “un atto politico” per impedirne la candidatura. Lo sostiene uno dei figli del tycoon, Eric, su Twitter.

3. MEDIA, L’INCRIMINAZIONE NON FERMA CORSA PRESIDENZIALE DI TRUMP

(ANSA) – L’incriminazione di Donald Trump nel caso della pornostar Stormy Daniels non ferma la sua corsa presidenziale. Le leggi americane, riportano i media Usa, non prevedono infatti divieti di questo tipo, mentre proibiscono il voto a chi è stato condannato. Lo stesso Donald Trump aveva preannunciato che avrebbe continuato la sua campagna in caso di incriminazione.

4. TRUMP, L’INCRIMINAZIONE È PERSECUZIONE POLITICA

(ANSA) – “La mia incriminazione è una persecuzione politica e un’ingerenza nelle elezioni”. E’ la prima reazione di Donald Trump alla notizia di essere stato incriminato. “Questa è la persecuzione politica e l’interferenza elettorale al livello più alto della storia”, attacca l’ex presidente in un lungo comunicato.

“Da quando sono sceso dalla scala mobile dorata della ‘Trump Tower’ e prima che prestassi giuramento come vostro presidente degli Stati Uniti, i democratici della sinistra radicale – nemici degli uomini e delle donne che lavorano sodo in questo Paese – sono stati impegnati in una caccia alle streghe per distruggere il movimento Make America Great Again”, prosegue Trump citando quelli che secondo lui sono le passate persecuzioni politiche subite: “la bufala dell’impeachment parte 1, la bufala dell’impeachment parte 2, il raid illegale e incostituzionale di Mar-a-Lago e ora questo”.

“I democratici hanno mentito, imbrogliato e rubato nella loro ossessione di cercare di ‘prendere Trump’, ma ora hanno fatto l’impensabile: incriminare una persona completamente innocente in un atto di palese interferenza elettorale”, insiste. “Mai prima nella storia della nostra nazione è stato fatto questo. I democratici hanno imbrogliato innumerevoli volte nel corso dei decenni, ma armare il nostro sistema giudiziario per punire un avversario politico, che guarda caso è un ex presidente degli Stati Uniti e di gran lunga il principale candidato repubblicano alla presidenza, non è mai successo, mai”.

5. TRUMP, CACCIA ALLE STREGHE SI RITORCERÀ CONTRO BIDEN

(ANSA) – “Questa caccia alle streghe contro di me si ritorcerà contro Biden”. Lo ha detto Donald Trump.

6. DESANTIS CON TRUMP, FLORIDA NON ACCETTERÀ ESTRADIZIONE

(ANSA) – L’arci nemico di Donald Trump, Ron DeSantis, si schiera dalla parte del tycoon incriminato e annuncia che la Florida non lo estraderà. “La strumentalizzazione del sistema giudiziario per far avanzare un’agenda politica capovolge lo stato di diritto ed è anti-americana”, scrive su Twitter. “Il procuratore distrettuale di Manhattan, sostenuto da Soros, ha costantemente piegato la legge per declassare i reati e giustificare condotte criminali. Tuttavia, ora sta forzando la legge per prendere di mira un avversario politico”, attacca DeSantis sottolineando che la “Florida non risponderà alla richiesta di estradizione”.

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