Stavolta i ladri hanno trovato il nonnino sbagliato: coppia di albanesi entra nella casa di un ex finanziere 85enne. Uno di loro esce con un proiettile nel collo

Estratto dell’articolo di Francesco Donadoni per www.quotidiano.net

Lui era già a letto. Guardava la tv. La moglie si trovava su altro piano della casa. È sabato sera, sono da poco passate le 21.30. Siamo in via Longuelo, quartiere cittadino, l’abitazione è al civico 220, è una villetta a schiera in una zona isolata, vicini ai campi da golf. Fuori è buio. Piove.

All’improvviso succede qualcosa di imprevisto destinato a trasformare una tranquilla serata in terrore. Due ladri, entrambi albanesi, di 27 e 26 anni, utilizzando un piede di porco e approfittando dell’antifurto non ancora collegato, si fanno largo da una porta sul retro della villetta e da lì salgono in casa. La loro intenzione è chiara: compiere una rapina, o un furto. Hanno il viso incappucciato. Irrompono nella stanza dove c’è il proprietario della villetta, un finanziere in pensione di 85 anni.

Tutto sarebbe accaduto nel giro di pochi minuti. I malviventi, armati di coltello, minacciano il proprietario, lo costringono a sedersi sul letto. Gli urlano con insistenza: “Soldi, soldi”. Nella concitazione arraffano un borsello al cui interno ci sono 200 euro e i documenti. Preso il bottino, […] danno alla fuga convinti che il colpo sia riuscito.
Si erano sbagliati.
Già, perché in quel preciso istante un secondo imprevisto è destinato a mutare di nuovo il corso della serata di paura. L’85enne impugna una pistola (detenuta regolarmente) che teneva sotto il cuscino – perché nei giorni scorsi era a casa da solo – e spara a scopo intimidatorio all’indirizzo dei ladri. Un colpo ferisce al collo di striscio uno dei malviventi, il 27enne, senza fissa dimora.

Il rumore dello sparo richiama l’attenzione della moglie dell’85enne che accorre in suo aiuto e allerta il 112. Uno dei due ladri, quello ferito al collo, arrivato in via Astino, chiama i soccorsi del 118. Sul posto arriva una volante della polizia. Il 27enne viene portato per accertamenti al Papa Giovanni XXIII in codice giallo.

E per lui scatta l’arresto per rapina aggravata: ora si trova in carcere. Nel frattempo la polizia si mette sulle tracce anche del secondo autore della rapina. La polizia lo individua domenica mattina in un appartamento. Ha 26 anni, senza fissa dimora e precedenti: era stato espulso tre anni fa. Ora sono in corso gli accertamenti per chiarire l’esatta dinamica dei fatti, e inoltre verrà approfondita anche la posizione del padrone di casa che è stato convocato in questura anche per verificare se le lesioni possano essere scriminante dalla legittima difesa.

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