Terremoto in Turchia, la conferma su un italiano disperso: si chiama Angelo Zen e la nostra ambasciata non riesce a rintracciarlo, temendo il peggio

Terremoto in Turchia, c’è un italiano disperso. Si chiama Angelo Zen l’italiano disperso dopo le terrificanti scosse di terremoto che hanno provocato morte e distruzione. Parliamo di uno degli eventi più gravi degli ultimi decenni. Il presidente turco Erdogan, come riporta il Guardian, ha dichiarato che il terremoto del 6 febbraio è stato il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939, riferendosi al terremoto di Erzincan, che provocò la morte di circa 33mila persone 84 anni fa.

In un primo momento il governo italiano aveva fatto sapere che non c’erano concittadini coinvolti, ma proprio nelle ultime ore il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha twittato: “L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma, tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui”.

È una vera e propria ecatombe, al momento infatti si parla di oltre 5100 vittime provocate dal terremoto avvenuto al confine tra Turchia e Siria. Aiuti stanno arrivando da tutto il mondo, ma ci vorrà del tempo prima che i due Paesi possano riprendersi. Intanto è stato identificato l’italiano disperso: si tratta di Angelo Zen, 50 anni, originario di Saronno Varese, professione consulente, che al momento della catastrofe pare si trovasse al Sahra Hotel il quale è andato completamente distrutto.

La moglie dell’uomo, residente a Martellago in provincia di Vicenza, raggiunta telefonicamente ha detto: “Chiediamo massimo riserbo per la vicenda, non rilasceremo altre dichiarazioni”. Messaggio ripetuto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Siamo in contatto costante con la famiglia. Preghiamo tutti di non affollarsi verso di loro, ma abbiamo avuto delega a dare tutte le informazioni sul nostro connazionale che non si trova. Chiediamo a organi di stampa massima riservatezza e rispetto per la famiglia”.

Su Angelo Zen sempre il ministro Antonio Tajani nelle ultime ore ha aggiunto: “Le notizie tutte molto imprecise, non sappiamo dove fosse al momento della scossa né se si trovasse in un hotel”. Poi ha aggiunto che l’uomo “è soltanto non rintracciabile, non sappiamo dove stava durante il terremoto, prima di dare notizie è meglio essere molto prudenti”, ricordando infine che nella zona “non ci sono collegamenti telefonici o internet”.

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  1. Ma quell’incapace totale di Tajani non aveva subito assicurato che non c’era nessun italiano coinvolto dal terremoto ? Degno esempio di chi ora governa il paese, che è sulla stessa frequenza di incapacità e pressapochismo del governo precedente.

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