Armi all’Ucraina, ora tocca a Meloni. Ma sui nuovi aiuti a Kiev crepe nella maggioranza
Ci sono i missiliĀ MLRS, versione potenziata degliĀ Himars. LāItalia donerĆ due lanciamissili semoventi corazzati che ne possono lanciare fino a 12. Proprio quelli che secondo la Russia rischiano diĀ portareĀ allāescalation nucleare. E poi gli obici daĀ 155 millimetri FH70. Consegnati a primavera, lāUcrainaĀ li sta usando nellāoffensiva perĀ Cherson. Il lungo elenco delle armi consegnate da Roma aĀ KievĀ lo racconta oggiĀ Repubblica, mentre ilĀ governo MeloniĀ si prepara al sesto invio. ArriverĆ con un decreto interministeriale che dovrĆ portare con sĆ© la firma del ministro dellāEconomiaĀ Giorgetti, di quello degli EsteriĀ Tajani, del responsabile della DifesaĀ Crosetto. Ovvero i rappresentanti dei tre maggiori partiti delĀ centrodestra. Tra i quali cāĆØ chi, come laĀ Lega, comincia a smarcarsi. E conĀ SalviniĀ torna a definire leĀ sanzioni come un dramma.
Gli ordigni da Roma a Kiev
Tra le sigle delle armi ci sono i pezzi migliori dellāarsenale dellaĀ Nato. LāItalia possiede in tuttoĀ 18 MLRS. AllāUcraina ne arriveranno due. Insieme a quelli di Londra e Berlino. Poi ci sono iĀ Pzh2000, obici con un cannone da 155 millimetri con sparo computerizzato. Possono colpire fino a 40 chilometri di distanza. E sparano 20 proiettili in 3 minuti. Sei semoventi verranno dati a Kiev dei 68 in possesso. Lāultimo decreto delĀ governo DraghiĀ ha dato lāok anche ai semoventiĀ M109L. Da un paio di settimane circolano fotografie dei semoventi in movimento lungo le autostrade del Nord Italia. Dai depositi dellāesercito vengono prelevati anche i veicoli di trasporto truppeĀ M113. Nella tarda primavera abbiamo donato gli obiciĀ Fh70, sempre da 155 millimetri. Che si sono rivelati utilissimi per la battaglia estiva nelĀ Donbass. I fuoristrada blindati Lince sono stati assegnati ai reparti dāassalto aviotrasportati nellāoffensiva per liberare Cherson eĀ Zaporizhzhia. Il trasferimento ĆØ stato gestito dalĀ Covi, il Comando Vertice Interforze diretto dal generaleĀ Francesco Paolo Figliuolo.
Cosa farĆ Meloni
Ora tocca aĀ Giorgia Meloni. Il suo governo deve varare ilĀ sesto pacchetto di invii. Saranno armi che permetteranno agli ucraini di difendersi ma non di attaccare il territorio russo. Il nuovo decreto dovrebbe arrivare dopo unāinterlocuzione tra la Difesa e Kiev. Il quotidiano fa sapere che Italia e Francia si sarebbero accordate per fornire insieme una batteriaĀ SAMP-T. Si tratta di missili terra-aria di produzione europea. Roma dovrebbe fornire iĀ sistemi radar, Parigi iĀ lanciamissiliĀ con le armi. Possono intercettare aerei, missili cruise, missili balistici e droni. Inoltre, in coordinamento con la Spagna che addestra gli ucraini, lāItalia dovrebbe dare batterie ā almeno tre ā di vecchi missili terra-ariaĀ Spada/AspideĀ tolti dal servizio. Sempre che in maggioranza non arrivi qualche intoppo. Salvini in unāintervista a Bruno Vespa ha detto: Ā«LāItalia chieda una conferenza internazionale. CāĆØ un aggressore e un aggredito, ma tutte le guerre finiscono a un tavolo negoziale. LāUcraina ĆØ parte lesa e la comunitĆ internazionale si farĆ garante dellāaccordoĀ».
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