Influenza australiana, Matteo Bassetti rompe il silenzio con l’ennesima dichiarazione senza senso. Non si combatte con la mascherina, ma – tanto per cambiare – con il vaccino

Dopo due anni di riposo, l’influenza è tornata ad attaccare gli esseri umani. Negli ultimi due anni infatti, complice la pandemia e le misure anti-Covid, l’influenza si era gradualmente allontanata. Adesso, invece, è tornata alla carica. L’influenza 2022, detta anche “australiana“, è caratterizzata da febbre alta, tosse sacca e in alcuni casi anche polmonite. Il famoso virologo Matteo Bassetti ha rotto definitivamente il silenzio sul virus influenzale.

L’influenza 2022, detta anche “australiana”, è arrivata anche in Italia ed ha aumentato la paura nelle persone. Dopo la pandemia di Covid-19, infatti, anche un semplice virus influenzale, al quale eravamo abituati, miete paura e timore. Nell’ultima settimana circa 762mila italiani sono a letto con l’influenza, che porta principalmente febbre e tosse secca. I dati dimostrano che l’influenza è partita a razzo e addirittura è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019.

In un’intervista rilasciata all’AdnKronos Salute, il famoso virologo Matteo Bassetti ha affermato: “Siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti”.

L’aumento dei contagi da influenza ha fatto tornare di moda l’utilizzo delle mascherine. Il famoso virologo Matteo Bassetti ha risposto: “Io dico assolutamente no. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere ma come? Ad esempio, abbiamo perso molto la copertura per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l’influenza”.

Secondo Bassetti, la curva influenzale “continuerà a crescere perché questo è solo l’inizio. Oggi l’incidenza è altissima tra i bambini piccoli, ma dove arriveranno gli adulti e poi i nonni. I primi perderanno qualche giorno di scuola, mentre gli anziani, in queste due settimane che ci separano dal Natale, invece di correre a fare i regali, devono correre a fare il vaccino antinfluenzale”.

 

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