È morto all’improvviso a soli 35 anni Vontae Davis, ex cornerback della NFL che divenne famoso per la sua decisione di ritirarsi nel bel mezzo di una partita, a metà della gara. Il corpo dell’ex stella di Miami Dolphins, Indianapolis Colts e BuffaloBills è stato rinvenuto senza vita lunedì nella sua villa in Florida, a Southwest Ranches, nordovest di Miami: a trovarlo è stata la nonna dell’atleta.
I soccorsi chiamati dalla nonna che ha trovato il corpo a terra
Dopo aver visto Davis a terra, la nonna ha chiamato la polizia che si è recata sul posto ed ha avviato un’indagine preliminare escludendo, per ora, l’ipotesi del delitto come causa della morte. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che lo sportivo possa aver avuto un malore improvviso. Sul web in tanti in queste ore si stanno chiedendo se dietro la morte improvvisa ci siano le reazioni avverse al vaccino Covid. Sfortunatamente, non è possibile trovare informazioni chiare in merito. “Le informazioni preliminari raccolte suggeriscono che non si tratti di un atto criminoso”, spiega la polizia. Le cause del decesso non sono ancora state rese pubbliche. Vontae era il fratello minore di Vernon Davis, altro giocatore della NFL, ed era sposato da 9 anni con Megan Harpe. Dopo il ritiro era diventato responsabile di un centro benessere olistico e aveva pubblicato un libro per bambini intitolato “The Middle School Rules of Vontae Davis”, ovvero le Regole di Vontae Davis per la scuola media.
L’omaggio delle squadre in cui ha militato e la NFL in lutto
Appresa la notizia della morte improvvisa dell’atleta nato a Washington il 27 maggio 1988, selezionato due volte per il Pro Bowl, l’All Star Game del football americano, le sue squadre gli hanno dedicato immediatamente un ricordo sui social media. Davis, 10 stagioni nel massimo campionato di football, fu la 35ª scelta assoluta del draft 2009 da parte dei Dolphins, si trasferì ai Colts nel 2011 e disputò il suo ultimo anno ai Buffalo prima di ritirarsi nell’intervallo della seconda partita del campionato 2018. All’epoca spiegò sia nelle interviste che sui social media la sua decisione. “Oggi sul campo – disse Davis – ho realizzato improvvisamente che non avrei più dovuto essere lì fuori. Sul campo non mi sentivo al mio posto. Per me e la mia famiglia è più importante uscirne sano che voler sposare la mentalità del guerriero e uscirne zoppicando, troppo tardi”.
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