L’indegno fa i capricci! Dopo Speranza arriva il piagnisteo di Pregliasco: si lamenta che quando esce di casa per andare a lavorare chi lo riconosce lo insulta. Non ha nemmeno capito che non sono i vo-vax, ma i polli che gli hanno creduto e adesso hanno grossi guai di salute

Fabrizio Pregliasco: «Non prendo i mezzi pubblici, temo i no vax. E sono stato denunciato per “danno biologico”»

di Sara Bettoni per Corriere.it

Il professore di Igiene: «Insultato a Firenze, in aereo e in aeroporto. Il motivo? Si sposta la colpa dal virus a chi ha sostenuto le misure per fermarlo».

Il Covid non fa più paura, i no-vax invece sì. «Non mi muovo in metropolitana, temo aggressioni anche solo verbali», dice Fabrizio Pregliasco. Direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio, professore di Igiene generale all’università Statale di Milano, durante la pandemia era spesso in tv, in radio e sui giornali, intervistato a proposito del virus, delle misure per contenerlo e, più avanti, dei vaccini. Interventi divulgativi che ancora oggi gli creano problemi.
Professore, davvero l’hanno aggredita sui mezzi pubblici?
«Le persone spesso mi riconoscono e molte di loro mi ringraziano. Ma altre invece si avvicinano e mi insultano».
Quando le è capitato?
«Mi è successo a Firenze, da parte di un tizio a bordo di un pullman dall’altra parte dell’incrocio. Ma anche in aereo, e non ero neppure seduto nelle prime file. E ancora in aeroporto. Pensi che sono stato anche denunciato».
Per cosa? 
«Per “danno biologico” dovuto all’allarmismo creato dalle mie interviste sul Covid. Una denuncia è stata archiviata, l’altra è in discussione».

Vedo anche che continuano ad attaccarla sui social. Negli ultimissimi commenti alcuni utenti la definisco «ciarlatano profumatamente pagato come videostar» e «tele venditore». 
«Sì, i commenti negativi continuano su Instagram, Telegram. Ultimamente c’è stato un momento di rigurgito a proposito dei tamponi: c’è chi è contrario a farli ai pazienti che entrano in ospedale. Peraltro pubblico soprattutto post relativi alle mie attività di volontariato, ma gli hater si attaccano anche a quelli…».

La raggiungono anche al cellulare? 

«È capitato che mi chiamassero di notte, d’altra parte il mio numero era nella rubrica dell’università. Ora l’ho tolto».
Ha sporto denuncia? 
«In alcuni casi ho denunciato e ho informato la Digos degli attacchi».
Si è dato una spiegazione del perché sia vittima di tanta violenza verbale, a quattro anni di distanza dal riconoscimento dei primi casi Covid in Italia?
«Penso si tratti di uno spostamento di responsabilità dal virus a chi ha sostenuto l’opportunità di alcune misure per fermarlo. Tutti ne abbiamo sofferto sotto il profilo economico, sociale e della salute. È chiaro che ora, col senno di poi, si può dire che alcune cose si sarebbero potute gestire diversamente. Ma accade per tutte le cose della vita».

Oggi il virus sembra scomparso dal dibattito pubblico.
«Il Covid ormai è endemico.  È in corso una “normalizzazione” per superare l’esperienza drammatica del passato, ma non è sparito. Quest’anno si è sommato all’influenza e ad altri virus respiratori: la stagione è stata impegnativa».

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  1. Forse e’ meglio se temi le fiamme dell’inferno, per quelle non c’e’ nessun politico o magistrato o poliziotto che ti possa salvare. Hai sulla coscienza tutti i danneggiati dal finto vaccino, insieme a tutti i tuoi amichetti canterini e ai politici. Se fossi un po’ obbiettivo faresti ammenda ma sappiamo che l’ego e’ grande e ingombrante e te lo impedisce.

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