In un contesto dove le teorie non scientifiche spesso trovano terreno fertile, esperti del settore come Castagnetti emergono per fare chiarezza su questioni complesse. Una di queste riguarda il legame tra condizioni meteorologiche e attività sismica, tema su cui Castagnetti è categorico: «Non c’è alcuna correlazione – spiega – tra condizioni meteorologiche e attività sismica». Questa dichiarazione pone fine a qualsiasi speculazione non basata su evidenze scientifiche, ribadendo che i terremoti sono fenomeni geologici indipendenti dalle variazioni climatiche.La questione si fa particolarmente attuale quando si guarda allo sciame sismico che ha interessato la zona di Parma nelle ultime settimane,con un’ultima scossa sotto la magnitudo 3 poche ore fa. Molti si sono interrogati sull’evoluzione di questi eventi, speculando su possibili connessioni con cambiamenti climatici o altre cause esterne.
Tuttavia, secondo Castagnetti, le recenti osservazioni offrono un barlume di speranza: «le scosse sono vistosamente diminuite per numero e magnitudo e questo fa ben sperare per l’evoluzione della sequenza, ma è ancora troppo presto per considerarla esaurita».Queste parole offrono un duplice spunto di riflessione. Da un lato, sottolineano come la natura non sempre segua un percorso prevedibile, ricordando che la scienza, per quanto avanzata, deve mantenere un approccio cauto e aperto a diverse eventualità. Dall’altro, confermano che, nonostante la diminuzione dell’attività sismica recente, Parma e i suoi abitanti non possono ancora considerarsi fuori pericolo. La città, così come la comunità scientifica, resta in attesa di vedere come si evolverà la situazione, consapevole che la terra potrebbe “vibrare” ancora per un po’.
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