Paura, e soprattutto sgomento, per quanto accaduto a Kristoffer Olsson, centrocampista svedese del Midtjylland e della nazionale, cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal. Attualmente lotta tra la vita e la morte e si trova ricoverato in terapia intensiva dopo, manco a dirlo, un “malore improvviso” che lo ha fatto collassare mentre si trovava nella sua casa di Herning in Danimarca, la città di cui il Midtjylland è la squadra, che milita nella massima divisione. I medici parlano addirittura di “Malattia acuta al cervello”, una diagnosi spietata. È appena il caso di ricordare che stiamo parlando di uno sportivo professionista di soli 28 anni, dunque dedito ad allenamenti quotidiani e la cui salute, come per ogni calciatore delle massime divisioni, è costantemente monitorata. Eppure, i medici dell’ospedale di Aarhus, dove è ricoverato, assieme alla terribile diagnosi hanno comunicato che il giovane si trova collegato a un ventilatore già da una settimana.
Cosa sappiamo delle condizioni di Olsson
Il malore risale al 20 di febbraio, ma la società del Midtjylland lo ha comunicato oggi, a causa delle voci che si susseguivano insistenti circa la sua assenza degli ultimi giorni. Dunque, Kristoffer Olsson è affetto da una malattia apparentemente acuta, legata al cervello, “che non è dovuta ad autolesionismo di alcun tipo, né la causa è dovuta a fattori esterni”, è scritto nel comunicato della squadra riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos. Non vorremmo apparire ripetitivi, i nostri lettori sanno bene che l’eziologia dei malori che si susseguono con angosciante cadenza, guarda caso, dal 2021, non è stata chiarita da nessuno. Nessuna correlazione? Ci limitiamo a ricordare che, tanto più tra gli sportivi, questo fenomeno non è assolutamente normale. E, invece, purtroppo non è la prima volta che accade: abbiamo già scritto di più di un decesso tra i calciatori e gli sportivi in genere; abbiamo già scritto di malori anche sul campo di gioco e di conseguenze gravissime come nel caso di Marc Overmars, l’ex ala dell’Ajax, il cui muscolo cardiaco ha subito lesioni permanenti.
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