La Russa junior, il cellulare sequestrato così importante che solo dopo un mese di ferie si inizia a controllarne il contenuto

Caso Leonardo Apache La Russa, Procura e difese scelgono 25 parole chiave per l’analisi del contenuto dei cellulari
Sono due i dispositivi sequestrati dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta per la presunta violenza sessuale commessa ai danni di ex compagna di liceo dal terzogenito di Ignazio La Russa e l’amico deejay Tommaso Gilardoni
Venticinque parole e radici di termini con cui scandagliare le chat nei cellulari di Leonardo Apache La Russa. Cellulari al plurale perché i dispositivi sequestrati dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta per la presunta violenza sessuale commessa ai danni di ex compagna di liceo dal terzogenito di Ignazio La Russa e l’amico deejay Tommaso Gilardoni sono stati due. È stato il ragazzo a consegnarli in questura lo scorso 14 luglio quando si è presentato con la madre e l’avvocato Adriano Bazzoni. Cellulari – per chi indaga – che dovrebbero avere «un contenuto speculare» e su cui sarebbe stata utilizzata la stessa sim, che non stata sequestrata in quanto intestata allo studio legale del padre.

Il cambio dei cellulari sarebbe avvenuto dopo la serata del 18 maggio all’Apophis Club, la discoteca “membership only” in centro a Milano, dove Leonardo Apache ha incontrato la ventiduenne. Locale dal quale sarebbe andato via con la ragazza e Gilardoni, che suonò dietro la consolle, per andare nella casa di famiglia dove sarebbe avvenuto i rapporti sessuali non consenzienti.
Alla scelta delle parole con cui effettuare la ricerca del contenuto negli smartphone hanno partecipato la pm Rosaria Stagnaro, titolare delle indagine della Squadra mobile, e le difese dei due indagati.

Non era presente invece quello della ragazza, Stefano Benvenuto. Gli inquirenti hanno anche indicato una ventina di nomi da “cercare” nel telefono alla ricerca di possibili conversazioni utili per ricostruire la vicenda.
Dall’analisi saranno escluse, anche perché non sono state copiate tutte le conversazioni che La Russa jr. ha avuto con soggetti coperti dalle garanzie parlamentari. In primis, il padre-presidente del Senato. L’esame del materiale riguarderà anche video, immagini, localizzazioni e audio. Le operazioni tecniche inizieranno il prossimo sei settembre.

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