TERREMOTO TRA I MEDICI DI FAMIGLIA DI PADOVA: EX PRESIDENTE INDAGATO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA
di Adalberto Gianuario per Byoblu
Terremoto presso la Federazione dei medici di famiglia di Padova. La procura ha aperto un’indagine sull’ex presidente, Domenico Crisarà, per appropriazione indebita: l’ipotesi è che negli ultimi due anni abbia usato 110 mila euro dei fondi della federazione a scopo personale.
L’inchiesta ha preso forma a seguito di un esposto denuncia depositato dal nuovo presidente, Antonio Broggio, insediatosi alla guida della federazione lo scorso 6 dicembre. Il nuovo direttivo si è infatti reso conto che nei conti del biennio 2022, 2023 figuravano uscite riconducibili a bonifici indirizzati sul conto personale dell’ex presidente per un valore tra i 700 e i 1200 euro al mese, giustificati come “rimborsi spese”.
Queste le dichiarazioni di Antonio Broggio riportate dal Corriere del Veneto: “Per il 2022, il solo anno che finora siamo riusciti a controllare, sono emersi da parte di Crisarà prelievi di contanti fino a 2.500 euro, bonifici indirizzati al suo conto corrente privato e l’utilizzo della carta di credito della Fimmg: il tutto finalizzato a sostenere spese difficilmente riconducibili all’attività sindacale. Mi riferisco ad acquisti di abbigliamento, in pasticceria, in gioielleria, su Amazon Prime e Netflix. Gliene abbiamo chiesto conto e ha risposto che sono tutte uscite documentabili, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna documentazione. Allora abbiamo depositato l’esposto-denuncia e contestualmente chiesto alla banca i movimenti dei conti intestati al sindacato: dal 2023 possiamo andare indietro di 5 anni.”
Domenico Crisarà è stato segretario della Federazione medici di famiglia di Padova per 14 anni, dal 2009 fino al dicembre del 2023, quando si è dimesso. Attualmente ricopre il ruolo di presidente dell’Ordine dei Medici di Padova. Abbiamo raccolto un commento del dottor Dario Giacomini, presidente dell’associazione Contiamoci, che negli scorsi anni si è confrontato aspramente con Crisarà:
“Con lui abbiamo avuto diverse interlocuzioni in questi anni per il discorso dell’obbligo vaccinale e delle sospensioni che sono seguite all’obbligo. Sicuramente ce lo ricordiamo per la sua severità e per la sua volontà di perseguire disciplinarmente tutti coloro che si fossero espressi contro l’obbligo vaccinale nel Padovano, cioè nel suo territorio di competenza. Io stesso ho avuto con lui dei confronti anche televisivi e ricordo bene le sue parole che in qualche modo volevano mettere a tacere qualsiasi tipo di dissenso.
Questa notizia ovviamente non riguarda direttamente quelle vicende, però forse getta una luce anche sulla sua persona. Naturalmente aspettiamo le indagini della magistratura. Sappiamo che è stato presentato un esposto alla Procura e che sono partite delle indagini su quelle che i giornali hanno definito ‘spese pazze’. Ribadisco, aspettiamo i risultati dell’indagine che non entra direttamente in relazione con quanto accaduto in questi anni.
Però sicuramente chi dichiarava specchiatezza, trasparenza, onestà, rettitudine, adesione al codice deontologico e con tali parole perseguiva i colleghi nel nome di documentazioni scientifiche che ritenute attendibili e non discutibili oggi dovrebbe fare una riflessione. In particolare chi in questi anni ha sostenuto il dottor Crisarà all’interno dell’Ordine dei Medici e all’interno della Federazione italiana medici di medicina generale”.
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