Guerra, green e distruzione del ceto medio: il grande economista suona la sveglia agli italiani. Ecco l’obiettivo della Megera per il suo secondo mandato a Bruxelles

editoriale di professor Giulio Sapelli per IlSussidiario

Il presidente della Commissione europea deve passare sotto due forche caudine: la nomina da parte dei capi di governo ā€“ con una maggioranza che deve tuttavia rappresentare almeno il 60% circa degli abitanti degli Stati aderenti ā€“ e, in seguito, la conferma della suddetta nomina da parte del Parlamento europeo.

Orbene, la candidatura, anzi lā€˜autocandidatura, di Ursula von der Leyen ĆØ scaturita dallā€™assetto di guerra con cui vanno configurandosi i rapporti euro-atlantici dinanzi al conflitto inter-imperialistico scatenato dagli oligarchi dittatoriali russi contro lā€™Ucraina e le sue risorse che il gruppo dirigente putiniano ā€“ falliti gli avvicinamenti dellā€™inizio del secondo millennio pro integrazioni nellā€™UE e nella NATO ā€“ riteneva e ritiene sia possibile perdere e consegnare al capitalismo teutonico, cinese e anglosferico, primo passo per lā€™occupazione della Russia da parte del capitalismo anglosferico e tedesco-cinese.

La von der Leyen, assistita dal fedele Bjoern Seibert ā€“ diretto esponente della cuspide anglosferica tanto della burocrazia dellā€™UE quanto della CDU, come rende manifesto il suoĀ cursus honorumĀ -, si ĆØ candidata per lunghi anni, da quando era ministra alla Difesa con la Merkel, al ruolo atlantico che ora si appresta non solo a ricoprire, ma a riformulare con tutta lā€™intera burocrazia celeste dellā€™UE.

Economia di guerraĀ non puĆ² non voler dire piĆ¹ Stato nellā€™economia, piĆ¹ dirigismo, piĆ¹ coordinazione tra Stati e ministeri prima ancora che tra le forze armate nazionali. In fondo il debito pandemico con il NGEU e lā€™imposizione via atlantica del superamento del 2% annuo di spesa militare nei bilanci nazionali hanno giĆ  prefigurato lā€™UE che ci attende in futuro. Un ircocervo diverso dal passato, perchĆ© dilacerato dallā€™impossibilitĆ  di far la guerra senza mutare la politica fiscale abbandonando lā€™ordoliberismo e lā€™austeritĆ . A meno che non si vada verso un futuro di crescente degradazione del livello di vita delle popolazioni europee con il declassamento di status e di reddito del corpaccione del consenso allā€™UE: ossia le classi medie dei singoli Stati europei.

I prodromi di una crisi da tradimento delle aspettative ci sono tuttavia tutte:Ā i trattori rimbombano, i cittadini scandinavi reclamano misure forti contro la delinquenza generata dai migranti in massa accolti ma non integrati, i francesi non perdonano a Macron la distruzione dello Stato piĆ¹ tecnocratico al mondo, mentreĀ gli spagnoliĀ vedono crescere ogni giorno lā€™insofferenza centralista per i ricatti parlamentari degli indipendentisti.

E non parliamo poi delle politiche UE di cui la von der Leyen ĆØ stata la madrina (superata solo dalloĀ scomparso Timmermans): la transizione verde che i popoli sempre piĆ¹ trovano insopportabile per il profilo classista che la caratterizza, senza parlare poi della violenta retorica post-umanesimo che ha il volto digitale delle piattaforme del capitalismo di controllo che le persone semplici trovano spaventevoli e poco rassicuranti.

Insomma, tutto ĆØ pronto per rieleggere la von der Leyen, ma con i voti un tempo ritenuti calamitosi e poco chic dei conservatori, ossia delle destre lepeniste, teutoniche e spagnole che si ritenevano un tempo non autorizzate (ma da chi?) a varcare la soglia delle salette e delle lounge della burocrazia celeste. OrbĆ”n non solo non sarĆ  un problema, ma non lo sarĆ  piĆ¹ perchĆ© completamente ininfluente in futuro.

I profeti del transumanesimo e della lotta contro la povera gente non solo con i vecchi metodi della lotta di classe dei vecchi ricchi contro i poveri di sempre, ma con i nuovi metodi e strumenti ā€“ transizione ecologica con i fili elettrici e tecnologiaĀ labour saving glorificate e magnificate ā€“ della lotta di classe di sempre, prenderanno il potere politico nellā€™UĀ£.

SarĆ  la piĆ¹ imponente sostituzione di una burocrazia celeste mai avvenuta sinora sotto il cielo non di mezzo, ma del centro del mondo: lā€™Europa intrappolata nellā€™UE. Un compito arduo per Le Pen, Meloni e compagnia. SarĆ  un esperimento a cielo aperto di trasfigurazione istituzionale.

Buona fortuna.

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