“Esisteva un piano per combattere il Covid. Esisteva e venne tenuto segreto da Conte in persona” Nuove sconcertanti rivelazioni dopo la pubblicazione di documenti esplosivi

Il giornalista Max Parisi e il consigliere regionale della Lombardia Davide Caparini hanno scritto un interessantissimo libro intitolato ā€œLā€™armata rottaā€ (KoinĆØ nuove edizioni) in cui si ripercorrono i giorni in cui scoppiĆ² lā€™emergenza Covid e in cui vengono evidenziati tutti gli errori e le omissioni del governo giallorosso. Insomma, nuove scoperte e nuove rivelazioni che mettono ancora di piĆ¹ nei guai Conte e Speranza.Ā LaVeritĆ , per gentile concessione degli autori e dellā€™editore, ha pubblicato un estratto assai significativo, che qui riprendiamo in parte. Scrivono gli autori: ā€œEsisteva un piano per combattere il Covid. Esisteva e venne tenuto segreto da Conte in persona. Fu la peggiore di tutte le sue azioni: tenere allā€™oscuro i governi regionali del vero e tremendo pericolo che rappresentava il Covid. Conte ne era al corrente e stette zittoā€. Unā€™accusa pesantissima.

Rivelano Parisi e Caparini: ā€œIl piano per difendere lā€™Italia dal Covid porta la data del 12 febbraio 2020. Avete letto bene: 12 febbraio 2020. Questo documento di 40 pagine evidenziava ben tre differenti scenari di Ā«rischio epidemiaĀ» corredati da una miriade di dati, tabelle, grafici. Questo documento doveva servire per preparare i provvedimenti per arginare, come minimo, e contrastare, come regola, lā€™epidemia di Covid in arrivo in Italia, dopo che era esplosa in Cina. Questo documento era titolato Ā«Piano Sanitario nazionale per la risposta a unā€™eventuale pandemia da Covid-19Ā». Titolo estremamente chiaro. Questo documento venne sottaciuto da Conte e la sua esistenza addirittura smentita dallā€™allora ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha continuato a negarne lā€™esistenza fino al 21 aprile 2020, quando ormai il Covid aveva compiuto un massacro in Italia e specialmente in Lombardiaā€.

Il Piano contro il Covid porta la data del 19 febbraio 2020 e la sua versione definitiva ĆØ del 22 febbraio 2020. Il documento elencava scrupolosamente le azioni da compiere, da parte del governo Conte, con la massima celeritĆ . ā€œLā€™esistenza del Piano pandemico nazionale fu svelata dalĀ Corriere della SeraĀ il 21 aprile 2020ā€³. La notizia di un Piano contro il Covid che prevedeva la catastrofe che di lƬ a un mese sarebbe avvenuta e che indicava le cose da fare immediatamente da parte del governo per provare a impedirlo, e che il governo non aveva fatto senza neppure avvertire le Regioni del terrificante tsunami virale che si sarebbe abbattuto sullā€™Italia, sconvolse gli italiani. Conte disse che lui ā€œnon era a conoscenza del Pianoā€. Poi verrĆ  smentito clamorosamente dal rappresentante delle Regioni nel Cts, il dottor Alberto Zoli, che ĆØ anche direttore generale di Areu, lā€™Agenzia regionale emergenza urgenza. Zoli dichiarerĆ : Ā«Mai avrei potuto rivelare alla Lombardia la presenza di un documento su cui mi ĆØ stata imposta riservatezza assoluta. Il documento del Piano mi ĆØ stato consegnato brevi manu in busta chiusa con lā€™intitolazione Consiglio dei ministri e il vincolo assoluto di riservatezzaā€.

Infine, lā€™accusa pesantissima: ā€œConte, che avrebbe dovuto come minimo non dormire la notte, dopo aver letto il Piano in questione, [ā€¦], pensĆ² bene di depauperare le giĆ  striminzitissime scorte di materiale sanitario contro le epidemie inviandone tonnellateā€¦ alla Cina! Alle 14.50 del 15 febbraio 2020, decollĆ² da Brindisi un volo diretto a Pechino. A bordo, ci sonĆ² due tonnellate di materiale sanitario. Pochi giorni dopo, mascherine e tute di protezione per gli operatori sanitari si riveleranno introvabili nelle zone piĆ¹ colpite della Lombardiaā€.

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