Il lavoro immane dei pompieri per spegnere una Tesla Y che ha preso fuoco: la bellezza di 135mila litri con il rischio che l’incendio riparta anche a giorni di distanza

tratto da Auto.it

Il problema degli incendi dei veicoli elettrici rappresenta un bel grattacapo per tutti i marchi costruttori di tali vetture. Sempre più spesso giungono notizie da ogni parte del mondo su auto elettriche in fiamme, spesso a causa dei malfunzionamenti delle batterie.
Tuttavia, non bisogna generalizzare: in molti casi si tratta di incidenti, cortocircuiti o gravi lesioni alla struttura protettiva delle celle, inevitabilmente poi sottoposte a reazioni chimiche una volta esposte all’aria o ad altri liquidi. Non bisogna però dimenticarsi che, in molti altri casi, protagonisti di tali sinistri possono anche essere vetture normalmente alimentate a benzina o diesel. Semplicemente fanno meno notizia e, ad onor del vero, richiedono molto meno tempo e acqua per poter estinguere le fiamme. Ultima in ordine di tempo, la notizia che giunge dal Dipartimento Antincendi di Pine Level, che ha recentemente condiviso la sua esperienza nell’affrontare un incidente che ha coinvolto una Tesla Model Y. Incredibile la quantità di acqua richiesta per poter domare l’incendio, oltre 135mila litri.

Ci troviamo a Pine Level, Alabama e la segnalazione alle forze antincendio è giunta proprio alle 23:14 della notte di Natale. Le squadre di pompieri si sono precipitate sul posto, pochi minuti dopo la chiamata e hanno trovato una situazione piuttosto inusuale per quell’area geografica: una Tesla Model Y era completamente avvolta dalle fiamme, di un colore particolarmente giallo, segno di un incendio chimico, probabile autocombustione di diversi elementi presenti all’interno delle batterie. Fortunatamente, il conducente è uscito illeso dall’incidente, riuscendo a mettersi in salvo giusto in tempo, anche se successivamente è scattato l’arresto per guida in stato di ebbrezza. Il veicolo non ha goduto della stessa sorte, poiché il pacco batteria ha subito un “runaway termico“: un termine ormai in voga in rete, volto a determinare quando una vettura elettrica genera un incendio spontaneo dal pacco batterie. Si tratta di una combustione molto particolare, capace di procedere anche in assenza di ossigeno e che richiede sostanze specifiche per la gestione delle fiamme: l’acqua non è molto efficace, motivo per il quale sono stati richiesti ben 135.000 litri prima di riuscire a domare l’incendio. Si tratta di un quantitativo superiore di oltre 35 volte rispetto a quello necessario per un’auto con motore a combustione in situazione analoga (dai 1.000 ai 3.000 litri).

Auto elettriche e la gestione degli incendi

Il dipartimento ha sottolineato come “Gli incendi dei veicoli elettrici siano insoliti e presentino sfide e pericoli unici per i pompieri“. Questo tipo di incidenti può comportare la riaccensione delle fiamme ore o giorni dopo essere state inizialmente spente e la temperatura di combustione può superare i 2.500° C. Inoltre, il fumo generato da questi veicoli produce gas di fluoro e cloruro di idrogeno, entrambi tossici da respirare, obbligando i pompieri all’utilizzo di apparecchi respiratori. Il Capo Antincendi di Pine Level, Austin Worcester, ha spiegato: “Per spegnere gli incendi dei veicoli tradizionali sono spesso sufficienti circa 1000-3000 litri d’acqua; per quelli che coinvolgono i veicoli elettrici sono, invece, spesso richieste attrezzature e sostanze specifiche. Non tutte le squadre o i veicoli, inoltre, sono equipaggiati per poter far fronte a incendi di questo tipo. In futuro, tutti gli organi di sicurezza dovranno dotarsi dell’equipaggiamento necessario per far fronte a tali inconvenienti.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Le colonnine per ricaricare le auto elettriche? Ecco che fine hanno fatto nel parcheggio di questo supermercato

Next Article

Roba da matti! Chiara Ferragni ci riprova e torna improvvisamente sui social come se niente fosse con un messaggio allucinante: come se niente fosse ringrazia chi le è stata vicino

Related Posts