Pronti a svendere quello che rimane del patrimonio dello stato: Meloni per fare cassa e racimolare quattro spiccioli intenzionata a vendere Trenitalia ai soliti fondi stranieri

Ferrovie sul mercato
Il governo lavora a un piano per la quotazione di Fs, in Borsa fino al 40%. Lā€™operazione puĆ² valere 5 miliardi, due strade per la separazione tra Trenitalia e Rfi (La Stampa)

ROMA (MF-NW)–Il governo, spinto dalla necessitĆ  di mandare ai mercati segnali rassicuranti sulla riduzione del debito pubblico, lavora a un piano per la quotazione di Fs. Secondo quanto confermano a La Stampa due fonti qualificate, l’ipotesi ĆØ di una quotazione in Borsa sul Ā«modello TernaĀ», la societĆ  che possiede la rete elettrica per il 40% del gruppo.

Nei documenti di finanza pubblica il governo ha promesso venti miliardi di incassi in un triennio. L’operazione Ferrovie ĆØ fra le piĆ¹ complicate ma allo stesso tempo in cima alle preferenze, e per almeno due ragioni. La prima: delle grandi societĆ  pubbliche privatizzabili ĆØ l’ultima di cui lo Stato possiede ancora il cento per cento. La seconda: il business ferroviario richiama l’attenzione di molti investitori. Cifre esatte a Palazzo Chigi non se ne fanno ancora, ma ĆØ verosimile un obiettivo fra i quattro e i cinque miliardi, che permetterebbe di realizzare dunque un quarto della promessa scritta nella Nadef.

La rete – la stessa sulla quale transitano i treni privati di Italo – non puĆ² essere venduta come il business dei treni. Da anni gli esperti discutono due strade. La soluzione piĆ¹ coerente sarebbe la separazione secca fra le due grandi controllate del gruppo, ovvero Trenitalia e quella che gestisce l’infrastruttura, ovvero Rete ferroviaria italiana, che in questo caso resterebbe per intero allo Stato. Ma ĆØ una soluzione che richiede tempo e garantirebbe introiti meno ricchi ad un governo costretto a fare cassa.

Di qui la seconda ipotesi, che se ben congegnata potrebbe evitare la censura delle istituzioni comunitarie. La rete potrebbe essere resa preventivamente “neutrale” e allo stesso tempo remunerativa per alcuni privati. L’ipotesi di scuola ĆØ quella di permettere ai fondi pensione di partecipare ai nuovi investimenti infrastrutturali sulla rete. Nelle stanze di Ferrovie se ne discute ormai da mesi, ma nelle ultime settimane, complice la pressione dei mercati, il dossier ĆØ tornato sul tavolo dei vertici. Gli investimenti previsti dal Recovery Plan rendono il momento particolarmente favorevole. Il caso vuole che ieri il numero uno del gruppo Luigi Ferraris fosse a New York per una serie di incontri con gli investitori.

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1 comment
  1. Presto saremo una deriva haitiana, un parcheggio a cielo aperto per merci, solo un’espressione geografica (Metternich) utile ai soliti noti, che hanno i loro prostituti e prostitute nel governo e nelle istituzioni. Delenda Italia, questa ĆØ la “mission” globalista per noi. S’accomodassero… e il popolino bue/tecno mandria Ogm si tingerĆ … di green.
    Meglio una guerra atomica a questo punto, le premesse ci sono tutte.

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