dalla pagina Facebook del dottor Maurizio Matteoli
Vi ricordate all’inizio di quest’anno, la massiccia campagna vaccinale, anche con numerosi spot televisivi, contro l’herpes zoster?
Naturalmente la suddetta campagna era finanziata da GSK, casa produttrice del vaccino, con il sostegno di quasi tutti gli assessorati regionali alla Sanità che la offrivano gratuitamente agli over 65 e soprattutto dei media che ne decantavano la opportunità e l’efficacia.
L’herpes zoster provoca una dolorosa eruzione cutanea (il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio), ma soprattutto una pericolosa cheratite oculare difficile da curare.
Ebbene oggi leggo, con colpevole ritardo, un articolo apparso su Jama Ophthalmology il 15 febbraio 2024, cioè all’inizio della campagna vaccinale, di cui penso quelli di GSK fossero certo al corrente.
L’articolo dice in sintesi che:
Gli autori hanno analizzato il tasso di riattivazione dell’herpes zoster oftalmico (HZO) nei pazienti che hanno ricevuto il vaccino ricombinante contro lo zoster (RZV).
Dei circa 3600 pazienti identificati per l’inclusione, 84 pazienti sono risultati avere un evento suggestivo di riattivazione dell’HZO, tra cui nuove prescrizioni di steroidi oftalmici o farmaci antivirali.
Nei primi 56 giorni successivi alla somministrazione di RZV, l’incidenza di HZO è stata di 37,7 per 1000 anni-persona nei pazienti che hanno ricevuto RZV, rispetto a 26,2 per 1000 anni-persona nei controlli. Dopo l’aggiustamento per l’etnia, le visite in ospedale e di emergenza e le visite oculistiche, l’hazard ratio di HZO per qualsiasi esposizione a RZV è risultato pari a 1,64. Dunque:
Dei circa 3600 pazienti identificati per l’inclusione, 84 pazienti sono risultati avere un evento suggestivo di riattivazione dell’HZO, tra cui nuove prescrizioni di steroidi oftalmici o farmaci antivirali.
Nei primi 56 giorni successivi alla somministrazione di RZV, l’incidenza di HZO è stata di 37,7 per 1000 anni-persona nei pazienti che hanno ricevuto RZV, rispetto a 26,2 per 1000 anni-persona nei controlli. Dopo l’aggiustamento per l’etnia, le visite in ospedale e di emergenza e le visite oculistiche, l’hazard ratio di HZO per qualsiasi esposizione a RZV è risultato pari a 1,64. Dunque:
LA RIATTIVAZIONE DELLA CHERATITE OCULARE (HZO) PUÒ ESSERE PIÙ FREQUENTE DOPO LA SOMMINISTRAZIONE DI RZV.
Giusto per informare come funziona, oggi, la Sanità per ciò che riguarda prevenzione e interesse della salute pubblica.
Qui il LINK della ricerca in questione
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