dalla pagina Facebook del professor Alessandro Orsini
Ma quale tregua. Come non capire niente di Putin.
Pubblico qui il mio editoriale odierno sull’Ucraina riservato ai soli abbonati di sicurezza internazionale punto com. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi vogliono bene per il sostegno e l’affetto in questi anni impegnativi. Grazie di cuore. Buon Natale a tutti!
Il New York Times ha lanciato la notizia secondo cui Putin vorrebbe una tregua per congelare il fronte. La tesi dominante anche in Italia ĆØ che Putin ambisca a una tregua perchĆ© āil fronte ĆØ bloccatoā.
à così?
In primo luogo, il fronte non ĆØ bloccato.
La Russia avanza lentamente dappertutto, giorno dopo giorno. Non cāĆØ fronte su cui gli ucraini non siano in difficoltĆ crescente e in cui non subiscano lāoffensiva dei russi. Siccome non posso sviscerare lāandamento dei combattimenti in tutti i luoghi, mi limito a citare due soli casi perchĆ© sono i più importanti.
Il primo riguarda Krinky, un villaggio che si trova sulla sponda orientale dellāOblast di Kherson.
I lettori sapranno che la parte occidentale di Kherson ĆØ sotto il controllo ucraino, mentre la parte orientale ĆØ sotto il controllo russo. Tra le due parti cāĆØ il fiume Dnipro. Gli ucraini hanno attraversato il fiume Dnirpo al prezzo di perdite pesantissime stabilendo una testa di ponte a Krinky. Una testa di ponte ĆØ una postazione costruita in territorio nemico dopo avere superato un ostacolo naturale. Si chiama ātesta di ponteā perchĆ© i soldati che realizzano lāimpresa devono creare un āponteā tra le due parti per far transitare mezzi e soldati oltre lāostacolo naturale. La testa di ponte deve diventare una fortificazione, altrimenti non può essere utilizzata come base per slanciarsi nelle difese nemiche.
Ebbene, Krinky non ĆØ mai diventata una fortificazione perchĆ© i russi lāhanno utilizzata come trappola per falcidiare i migliori soldati ucraini. Sono infatti soprattutto i reparti speciali che devono compiere imprese cosƬ ardimentose. Mentre scrivo, i russi hanno deciso di porre fine allāesperienza di Krinky, dove gli ucraini sono passati da 400 soldati a circa 100. Zelensky non vuole il ritiro perchĆ© certificherebbe il fallimento ufficiale della controffensiva.
Senza Krinky, gli ucraini non potranno più nemmeno ipotizzare di lanciarsi verso la Crimea. Insomma, Krinky è più una roccaforte politica che una postazione militare.
La Russia avanza lentamente dappertutto, giorno dopo giorno. Non cāĆØ fronte su cui gli ucraini non siano in difficoltĆ crescente e in cui non subiscano lāoffensiva dei russi. Siccome non posso sviscerare lāandamento dei combattimenti in tutti i luoghi, mi limito a citare due soli casi perchĆ© sono i più importanti.
Il primo riguarda Krinky, un villaggio che si trova sulla sponda orientale dellāOblast di Kherson.
I lettori sapranno che la parte occidentale di Kherson ĆØ sotto il controllo ucraino, mentre la parte orientale ĆØ sotto il controllo russo. Tra le due parti cāĆØ il fiume Dnipro. Gli ucraini hanno attraversato il fiume Dnirpo al prezzo di perdite pesantissime stabilendo una testa di ponte a Krinky. Una testa di ponte ĆØ una postazione costruita in territorio nemico dopo avere superato un ostacolo naturale. Si chiama ātesta di ponteā perchĆ© i soldati che realizzano lāimpresa devono creare un āponteā tra le due parti per far transitare mezzi e soldati oltre lāostacolo naturale. La testa di ponte deve diventare una fortificazione, altrimenti non può essere utilizzata come base per slanciarsi nelle difese nemiche.
Ebbene, Krinky non ĆØ mai diventata una fortificazione perchĆ© i russi lāhanno utilizzata come trappola per falcidiare i migliori soldati ucraini. Sono infatti soprattutto i reparti speciali che devono compiere imprese cosƬ ardimentose. Mentre scrivo, i russi hanno deciso di porre fine allāesperienza di Krinky, dove gli ucraini sono passati da 400 soldati a circa 100. Zelensky non vuole il ritiro perchĆ© certificherebbe il fallimento ufficiale della controffensiva.
Senza Krinky, gli ucraini non potranno più nemmeno ipotizzare di lanciarsi verso la Crimea. Insomma, Krinky è più una roccaforte politica che una postazione militare.
Il secondo esempio riguarda l’importante cittĆ di Avdiivka nel Donetsk che ormai ĆØ spacciata proprio perchĆ© il fronte non ĆØ fermo.
Putin ha detto che lāUcraina ĆØ talmente in difficoltĆ che le truppe russe stanno facendo āquello che vogliamoā. Putin non rilascerebbe una dichiarazione cosƬ trionfalistica se si aspettasse qualche rovescio per mano di Zelensky.
Putin ha detto che lāUcraina ĆØ talmente in difficoltĆ che le truppe russe stanno facendo āquello che vogliamoā. Putin non rilascerebbe una dichiarazione cosƬ trionfalistica se si aspettasse qualche rovescio per mano di Zelensky.
La domanda che dovremmo porci è perché i russi avanzino lentamente rispetto alla loro potenza effettiva.
La risposta ĆØ semplice.
Putin vuole risparmiare i propri soldati. Per questo motivo, preferisce aspettare che lāesercito ucraino muoia da solo sotto i colpi delle diserzioni e degli ammutinamenti, che sono sempre più numerose tra le fila ucraine, come emerge chiaramente anche dalle recenti dichiarazioni dei vertici dellāesercito di Kiev, incluso il generale Budanov. Zelensky ha appena dichiarato di avere bisogno di 500.000 nuovi soldati per contenere lāimpeto russo, ma ha anche precisato che non ha i soldi per una mobilitazione cosƬ ampia dal momento che lāUcraina ĆØ esangue. E allora perchĆ© Putin dovrebbe lanciarsi precipitosamente allāassalto degli ucraini perdendo un numero di soldati pari a X+10 se può attendere comodamente il collasso dellāesercito ucraino perdendo un numero di soldati pari a X+1? Il fronte si muove lentamente perchĆ© lāUcraina si sta sgretolando rapidamente. Tuttavia i media scambiano la lentezza con lo stallo.
Tutto questo mi consente di affrontare il discorso sulla tregua.
Putin non vuole una tregua in questo momento; certamente non la vuole prima di avere conquistato le cittĆ per le quali sta combattendo mentre scrivo. Per nessun motivo al mondo lascerebbe incompiuto questo lavoro.
Putin sta semplicemente anticipando alla Casa bianca che vorrebbe una tregua dopo avere conquistato le aree in cui combatte per indurre lāOccidente a ridurre i finanziamenti allāUcraina e rafforzare i partiti che non vogliono dare altre armi a Zelensky. Le tregue vanno prima accettate psicologicamente, poi programmate e infine organizzate.
Putin sta semplicemente anticipando alla Casa bianca che vorrebbe una tregua dopo avere conquistato le aree in cui combatte per indurre lāOccidente a ridurre i finanziamenti allāUcraina e rafforzare i partiti che non vogliono dare altre armi a Zelensky. Le tregue vanno prima accettate psicologicamente, poi programmate e infine organizzate.
Il problema dellāOccidente oggi ĆØ psicologico.
LāOccidente non riesce ad accettare psicologicamente di avere perso la guerra in Ucraina con la Russia. Gli studi sui traumi insegnano che la mente umana ha bisogno di tempo per riprendersi da uno shock. Che la Russia abbia sconfitto la Nato in Ucraina ĆØ uno shock emotivo per lāOccidente. I capi della Nato hanno bisogno di tempo per assorbire il trauma ed elaborare il lutto.
Per la tregua cāĆØ tempo.
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