Scandalo Boeing difettosi, hanno suicidato un secondo ingegnere! Questa volta lo hanno fatto fuori grazie ad una strana ed improvvisa infezione che in sole due settimane lo ha portato alla morte

Estratto dell’articolo di Riccardo Barlaam per www.ilsole24ore.com

Seconda morte sospetta in pochi mesi tra i whistleblower legati allo scandalo dei malfunzionamenti degli aerei Boeing .

L’ingegnere meccanico Josh Dean, ex addetto al controllo di qualità nella società Spirit AeroSystem, fornitrice di Boeing per alcuni componenti dei 737 Max è morto martedì scorso, 30 aprile, dopo aver lottato due settimane con una strana e improvvisa infezione.

La notizia è stata diffusa poche ore fa. Dean, di Wichita, Kansas, dove ha sede la società Spirit, è stato uno dei primi whistleblower a sostenere che il management della sua azienda aveva chiuso un occhio sui difetti di fabbricazione del Boeing 737 Max.

L’ingegnere “talpa” di Spirit aveva 45 anni, era in buona salute ed era noto per il avere uno stile di vita sano, racconta The Seattle Times.

Il portavoce di Spirit, Joe Buccino in una nota ha espresso il cordoglio della società: «I nostri pensieri sono con la famiglia di Josh Dean. Questa perdita improvvisa è una notizia incredibile per noi e per i suoi cari».

Dean aveva testimoniato in un procedimento giudiziario contro gli azionisti di Spirit e aveva anche presentato un reclamo alla Federal Aviation Administration sostenendo la «condotta grave da parte dei responsabili della qualità coinvolti nella linea di produzione del 737» della sua società Spirit.

Carol Parsons, la zia di Dean, ha raccontato, che l’uomo due settimane era andato in ospedale perché aveva problemi a respirare poco più di due settimane fa. È stato subito intubato e ha sviluppato una polmonite e poi una grave infezione batterica, Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente ed è stato trasportato in aereo da Wichita a un ospedale di Oklahoma City.

Lì, gravissimo, è stato posizionato nella macchina che fa circolare e ossigena il sangue dei pazienti fuori dal corpo, assumendo il controllo della funzione cardiaca e polmonare quando gli organi non funzionano più da soli, sedato e sottoposto a dialisi. Sua madre ha pubblicato un messaggio su Facebook raccontando tutti i dettagli e dicendo che Dean stava «lottando per la sua vita». Una Tac aveva rivelato che aveva anche avuto un ictus.

Nelle ultime ore prima della morte, i medici erano arrivati a valutare la possibilità di amputare entrambe le mani ed entrambi i piedi per tentare si salvargli la vita. «Quello che ha passato è stato brutale. Straziante», hanno raccontato i parenti.

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