Filippo Turetta trattato in carcere come un principino! La rivolta dei detenuti di Verona: favori e privilegi per un assassino non si erano mai visti

Estratto da www.open.online

Mentre i genitori di Filippo Turetta rinunciano all’incontro in carcere con il figlio a Verona, nella casa circondariale di Montorio scatta la protesta degli altri detenuti. Dalle segnalazioni dei reclusi e dei loro familiari filtra irritazione perché «sono tutti concentrati sull’assassino di Giulia Cecchettin». Tanto che «gli avvocati dei detenuti hanno fatto fatica ad incontrare i propri assistiti per colpa dei giornalisti/fotografi».

L’associazione “Sbarre di Zucchero” ha raccolto le testimonianze di alcuni parenti dei detenuti. La vicepresidente Micaela Tosato ha detto al Gazzettino che «i ragazzi dentro sono seguiti meno del solito perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip. Che schifo, sono sempre più schifata. E stamattina l’assassino ha il permesso di incontrare i genitori, nonostante non sia giorno di colloqui per la sua sezione…».

I PERMESSI

Le accuse degli altri detenuti riguardano il trattamento riservato a Turetta. Che è stato ricoverato nel reparto di “psichiatria sperimentale”, che non prevede contatti con i familiari. Nel mirino c’è anche la notizia dei due libri dati a Turetta: uno di Agatha Christie e l’altro di Aleksander Puskin: «Dopo solo due giorni ha già libri da leggere e colloquio con i genitori?». […]

fra’ Paolo Crivelli, cappellano del carcere, chiede silenzio: «[…]I processi si fanno nelle aule giudiziarie e non sui giornali. Non credo che questo tipo di informazione aiuti il popolo italiano a crescere serenamente di fronte a questi drammi e a viverli serenamente».

I SELFIE DAVANTI CASA TURETTA

Nei giorni scorsi lo stesso Turetta aveva fatto sapere di avere paura di incontri con altri detenuti. Intanto a Torreglia c’è chi si scatta selfie davanti alla casa in cui viveva Turetta. Il Corriere della Sera racconta che c’è chi si presenta davanti all’indirizzo dell’abitazione per scattare foto-ricordo da riportare a casa. E questo contribuisce ad alimentare il clamore intorno al caso. […]

LO PSICHIATRA

E il professor Alberto Siracusano, ordinario di Psichiatria all’Università Policlinico Tor Vergata di Roma, spiega oggi a La Stampa che la decisione di non vedere il figlio da parte dei genitori è comprensibile: […] «questi due genitori faranno fatica a trovarsi di fronte a una persona familiare che però ora è completamente diversa, quasi estranea, avendo compiuto un gesto incomprensibile, lontano dagli insegnamenti. L’incontro con il proprio figlio diventa perciò una esperienza “perturbante” provocata dalla difficoltà di mettere assieme nei propri pensieri e nelle proprie emozioni un comportamento simile messo in atto da una persona che si pensava di conoscere bene».

Intanto Gino Cecchettin ha deciso che il funerale di Giulia sarà celebrato nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova. Le esequie si svolgeranno dopo l’autopsia, in programma per domani venerdì primo dicembre. […]

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