Dopo la manifestazione dell’11 novembre a Roma, il Pd si spinge sino alla soglia del 21%. Questo è quanto emerge dal sondaggio commissionato dal Nazareno a Winpoll.
La Schlein, considerata la “leader più credibile” per guidare una coalizione progressista, si presenta come una valida alternativa alla maggioranza di centrodestra.
Lo scettro di “leader più credile” viene assegnato a Elly Schlein dal 48% di un campione composto da elettori di Pd, 5 Stelle, Verdi e Sinistra, +Europa, Italia Viva e Azione. A seguire, Giuseppe Conte al 33%, poi Carlo Calenda (11%) che precede Matteo Renzi (8%).
Il primo partito rimane FdI
Fdl rimane in testa col 27,7%. Alle spalle del Pd c’è il M5S col 15,8%, poi la Lega (8,4%) seguita molto da vicino da Forza Italia (7,6%). Un dato, quello relativo a Forza Italia, che sorprende.
Dopo l’ufficializzazione della rottura con Renzi, Azione si ferma al 4% mentre Italia Viva è al 2,8%: tra i due c’è l’Alleanza verdi e sinistra al 3,7%.
Effetto Schlein
Il dato più sorprendente è legato al 6,9% di elettori che alle Politiche 2022 non ha votato per il Pd e che oggi invece dichiara di essere pronto a farlo. Oltre metà (3,9%) arriva tra gli astensionisti, mentre 1,3% erano ex elettori 5S e 1,2% arriva da Verdi e Sinistra.
Chi aveva già scelto il Pd nel 2022, ha accolto con positività, la presenza della Schlein: il 26% ha “notato un importante cambio di passo in positivo”. Ma un’ampia maggioranza (54%) afferma di aspettarsi “ancora molto”, pur avendo rilevato “un piccolo passo”.
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