“Bisogna sospenderli causa rischio elevato di tumori” Sacro siero, l’appello del dottor Andrea Stramezzi contro i cosiddetti richiami programmati da settembre

di Antonio Oliverio per IlParagone

Non ha bisogno di presentazioni, Andrea Stramezzi, uno dei medici coraggiosi in prima linea nella lotta al Covid, ma sul serio: “Nel mio reparto Covid sono guariti tutti, tant’è che in pochi mesi l’abbiamo chiuso”. I numeri parlano chiaro: svolgendo visite a domicilio e utilizzando antinfiammatori e antibiotici (in luogo di “Tachipirina e vigile attesa”), su 6.000 persone da lui assistite ne sono morte soltanto 4, tutte ultraottantenni e con altri problemi di salute. Nelle scorse settimane, Andrea Stramezzi è anche intervenuto all’Europarlamento per l’International Covid Summit. Ecco perché le sue parole rivestono grande importanza, e purtroppo fotografano una realtà a tinte fosche. Intervistato da Il Giornale d’Italia, in merito al Covid e ai vaccini e, dunque, alle reazioni avverse che taluni ancora osano negare o minimizzare, il medico e stomatologo anzitutto si augura che la commissione d’inchiesta parlamentare che partirà a breve possa eliminare “il velo di mistero” che c’è attorno ai danni collaterali.

Rischio tumori: parlano i numeri

Effetti avversi quali miocarditi e pericarditi, anche in soggetti giovanissimi e precedentemente in ottima salute, o i famigerati “malori improvvisi” e fatali. “Ormai, vi sono molte evidenze sugli eventi avversi anche gravi – afferma Stramezzi – e c’è stato un aumento di letalità e di insorgenza di tumori”. Quest’ultima, inquietante, evidenza del rischio cancerogeno è stata sottolineata anche da altri professionisti quali Maurizio Federico e Mariano Bizzarri. Già avevamo riportato gli studi su come la proteina Spike portasse alla esacerbazione di tumori già formati, con aumento di metastasi, e dunque alla recidiva del problema. Quel che ora, a emergenza terminata per come decretato dalla stessa Oms, andrebbe fatto è, dunque, “una moratoria”, sostiene ancora Stramezzi, una sospensione delle somministrazioni in attesa che “vengano effettuati studi seri e approfonditi sulla farmaco-cinetica, sulla farmaco-dinamica, sulla geno-tossicità e sulla onco-genicità, di questi pro-farmaci, chiamati vaccini Covid-19″. Invece, assolutamente fuori dalla realtà, di recente l’Associazione dei Medici di Medicina Generale ha già inviato ai suoi iscritti un avviso a “tenersi pronti per una somministrazione di un ulteriore booster ai propri assistiti considerati fragili”. Anche gli infettivologi e gli igienisti, in larga parte, continuano col proporre nuovi dosi di richiamo annuale anche ad emergenza finita. Come si spiega? L’intervistatore butta lì una formula: Conflitto d’interesse. “Probabile”, aggiunge Andrea Stramezzi.

In un altro articolo abbiamo dato conto di quel fenomeno che oramai è lecito, e scientificamente provato, chiamare Long Vax: “Vi sono pochi dubbi, ormai, che il considerare come eventi avversi, solo quelli che compaiono entro le prime due settimane, non abbia senso. Si sono riscontrati eventi avversi correlabili anche a distanza di oltre un anno dall’ultima somministrazione”. Inoltre, andrebbe approfondito il “rischio nella somministrazione in gravidanza“, e anche qui, purtroppo, dobbiamo citare un altro articolo del nostro giornale che ha evidenziato la assoluta follia che ha portato a vaccinare donne in stato interessante, con la conseguente perdita del feto, per aborto spontaneo, o la sua morte prematura.

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