“Mandiamole a zappare nelle fattorie” Vediamo se qualcuno ha il coraggio di criticare Vannacci anche stavolta, dopo la sua proposta di punizione per le borseggiatrici rom che infestano le nostre città”

VANNACCI, ‘PER LADRE INCINTA PENSARE AL LAVORO IN FATTORIA’

(ANSA) – UDINE, 09 MAG – “Non possiamo continuare a tollerare che a Milano ci siano le borseggiatrici nel metrò, che continuano imperterrite la loro attività criminale perché sono incinta. Bisognerà trovare un sistema per comunque garantire la dignità, sia di queste signore sia dei figli che stanno per nascere, ma non possono continuare a nuocere l’attività sociale degli altri cittadini. Potrebbero essere spostate in una bellissima fattoria dove lavorando potrebbero anzi contribuire al bene sociale, invece di lasciarle portare avanti queste loro azioni criminose”. Lo ha detto il generale Roberto Vannacci, parlando di sicurezza, durante un incontro elettorale a Udine. “Nessuno vuole essere dittatoriale – ha precisato -, imporre la galera o qualche norma o principio che potrebbe essere fatto risalire a chissà quale regime del passato.

Bisogna prediligere i cittadini che contribuiscono come soggetti attivi alla nostra società e mettere in condizione di non nuocere chi si intralcia con questo principio”. Vannacci ha poi affrontato, tra gli altri, il tema del razzismo: “C’è chi sostiene che i bianchi siano superiori ai neri proprio di nascita. Io non ho mai asserito una cosa del genere, è stata smentita dalla scienza.

Non ho mai creduto e scritto una cosa del genere, io ho semplicemente detto che un nero è diverso da un bianco dal punto di vista estetico e questa è una realtà. Non vuol dire che uno è superiore o inferiore, è semplicemente diverso”. E ancora, ha chiarito, “non ho mai detto che ci sono culture superiori e inferiori, ci sono culture diverse”.

VANNACCI, FAMIGLIE QUEER A GEOMETRIA VARIABILE, COME IL TORNADO

(ANSA) – UDINE, 09 MAG – “Chi è contrario alla famiglia queer”, che è quella famiglia a geometria variabile, come il tornado”, viene considerato un “retrogrado e troglodita”, fino a essere, anche sulla base di altre idee, “ghettizzato”.

E’ un passaggio dell’intervento del generale Roberto Vannacci, candidato indipendente con la Lega alle prossime elezioni europee, durante un incontro a Udine. “Io mi sveglio questa mattina – ha specificato, riferendosi alla nascita delle famiglie queer – incontro 3-4 persone per la strada e dico ‘venite, costituiamo una famiglia’, poi domani mi stanco e dico ‘no, tu non ne fai parte, ne entra a far parte quell’altro’.

Ecco, questa è in maniera molto semplice quella che è considerata la famiglia queer”, cioè “una famiglia che può essere composta da chiunque sulla base del sentimento della persona, che quella mattina decide come deve essere composta la propria famiglia. Chi è contrario a questa idea” viene definito “un retrogrado e troglodita”.

VANNACCI, SE MANIFESTANTI NON FORZANO CORDONI POLIZIA TRANQUILLA

(ANSA) – UDINE, 09 MAG – “Se non ci fossero i manifestanti a cercare di forzare i cordoni di polizia, la polizia starebbe tranquilla, non avrebbe bisogno di scudi o sfollagente”. Lo ha affermato il generale Roberto Vannacci, durante un incontro elettorale a Udine, parlando di sicurezza e diritto a manifestare.

“Mi fido delle forze dell’ordine – ha poi puntualizzato – perché sono una struttura gerarchicamente organizzata: c’è un responsabile, c’è chi assicura che tutte le procedure vengano rispettate, c’è un ordine gerarchico, ogni persona risponde a un suo superiore, cosa che non succede nelle manifestazioni”. Secondo Vannacci, “il diritto di manifestare le proprie opinioni è sacrosanto, ma le manifestazioni in generale sono soggette a regole e le stabilisce chi garantisce l’ordine costituito.

Secondo me sono i manifestanti che si mettono nelle condizioni che qualcuno usi gli sfollagente o la forza per far rispettare l’ordine costituito imposto, non il contrario. Cosa ho detto di così dittatoriale?”. Se i manifestanti non si dirigessero verso aree precluse per ordine pubblico, “non ci sarebbe bisogno di alcuna reazione della polizia.

Starebbero meglio i manifestanti, che non potrebbero lamentarsi che qualcuno ha usato la forza contro di loro, ma starebbero molto meglio i poliziotti, che potrebbero svolgere il loro lavoro in serenità senza nessun dispositivo dato loro per garantire la sicurezza”. “Vogliamo trasformare le nostre città in campo di battaglia urbano? – ha concluso – Io vedo la necessità di garantire innanzitutto l’ordine pubblico”.

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  1. Vannacci non riesce nemmeno a far finta di essere risoluto e ci propina ‘sta sciocchezza del lavoro nei campi… ci piglia per dementi da sfottere?
    Potrebbe proporre: galera e figlio in adozione (come in USA)
    Il resto è acqua fresca, non prova nemmeno a dichiarare di espellere gli stranieri che commettono un reato penale, idem per i falsi profughi e falsi naufraghi… non ne accenna nemmeno, Vannacci vuole lasciarci in balia dei criminali, al limite, esportarli in campagna.

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