Andrea Purgatori, vuoi vedere che i tumore lo ha causato il siero? Nicola Porro ricostruisce i suoi ultimi mesi di cure, e tra le righe lo mette tra gli indiziati

di Nicola Porro

Sulla vicenda relativa alla morte di Andrea Purgatori, ho fatto il mio mestiere di giornalista: ha fatto un po’ di telefonate e ho capito esattamente che cosa purtroppo è successo. Il 24 Aprile, Purgatori va in una clinica a Roma, Villa Margherita, perché si sentiva debole. Si fa fare una TAC da un radiologo e questa evidenzia un tumore molto importante al polmone che non aveva ancora preso il respiro, ma era il motivo della sua debolezza sebbene non avesse ancora sintomi evidenti. Il tumore era molto importante: mi hanno detto che era intorno ai 7 cm ed incurabile. A quel punto, il radiologo chiede di fargli fare una TAC full body con il liquido di contrasto. Passano un po’ di ore prima che possa fare questa TAC, perché Purgatori aveva mangiato ed il liquido di contrasto può essere usato solo quando il paziente è a digiuno. Lo scopo della TAC era vedere se il tumore fosse andato in altre parti del corpo, ma il risultato è negativo.

La ricerca delle metastasi

Uscito da quella clinica, Purgatori va dal suo medico curante che lo invita a fare una seconda ricerca per verificare se avesse o meno delle metastasi in altri luoghi del suo corpo. Si reca quindi in una clinica privata, una delle poche che dispone di un macchinario molto sofisticato che possa fare la PET, un nuovo sistema per verificare se nel cervello ci fossero delle metastasi. Quella macchina trova le metastasi, contro la diagnosi emersa dalla TAC full body del prima clinica.

Andrea Purgatori e la radioterapia

Si adoperano quindi subito per fare una radioterapia per togliere dal cervello queste metastasi. Questa radioterapia potrebbe essere stata la causa di un primo ictus. Viene quindi ricoverato nuovamente e, a quel punto, gli viene fatta una nuova TAC al cervello dove non si trovano le metastasi. Persino dopo una risonanza non ci sono evidenze di queste metastasi. Ricapitolando, alla clinica privata Pio XI vengono trovate le metastasi al cervello, mentre alla Villa Margherita non i risultati sono sempre negativi. Questa tragedia, che riguarda un nostro collega bravissimo quale era Andrea Purgatori, parte dal fatto che purtroppo avesse un cancro mostruoso ai polmoni.

Quello sì, uno potrebbe chiedersi perché non fosse mai stato visto nei precedenti check-up, o perché sia comparso così velocemente.

La malattia avanzata e le conseguenze delle terapie

Il punto fondamentale è che la sua era una malattia tremenda in uno stato avanzato. Qualcuno ha pensato che questa si fosse diffusa in altre parti del corpo e quindi ha adoperato terapie che probabilmente hanno aggravato le condizioni di Andrea. Dall’altra parte, quello che lui aveva era comunque una cosa mostruosa. Insomma, il punto non è chi l’ha ucciso. È stata la malattia ad ucciderlo. Ci sono state valutazioni diverse sulla diffusione di questa malattia e ci sarà un’inchiesta così da vedere cosa effettivamente sia successo.

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