«Fassino provò in altri 2 casi a rubare dei profumi». La lite con i vigilantes, poi lui avrebbe detto: «Non sapete chi sono io»
di Rinaldo Frignani e Ilaria Sacchettoni per Corriere.it
Il deputato pd sorpreso con una boccetta di profumo in tasca: episodi simili sotto osservazione della Polaria
Profumi. Il deputato Pd Piero Fassino sembrerebbe prediligere le essenze tra i molti articoli in vendita al duty free. Oltre al tentativo di portar via la boccetta di Chance (Chanel) che risale al 15 aprile scorso vi sono altri due episodi simili. Tutti nelle ultime settimane. E con profumi femminili. Tutti sotto osservazione da parte degli agenti di polizia dell’aeroporto (Polaria).
Si tratta di un dettaglio apparentemente trascurabile eppure necessario per capire le vere ragioni della denuncia formulata dalla società che gestisce il duty free.
L’ex ministro, già segretario dem e sindaco di Torino, oggi deputato Pd avrebbe irritato con il suo comportamento la direzione del punto vendita. Non è tutto. Il 15 aprile scorso il confronto con i vigilantes sarebbe salito di livello sfiorando il battibecco. Lui, urtato dai modi di uno degli addetti alla security si sarebbe rifugiato nel tradizionale «Non sapete chi sono».
Controproducente il risultato: la direzione del duty free ha presentato un esposto. Ora gli agenti che indagano sul caso sono alla ricerca dei filmati che riprendono il politico durante i precedenti due blitz. Forse, però, sono stati sovrascritti.
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