“È stato iniettato veleno nel cospo delle persone” Il professor Massimo Citro suona la sveglia al Ministro Schillaci, degno erede del criminale Speranza

“Onorevole Ministro Schillaci, pregiatissimo collega”, comincia così la lettera di Massimo Citro della Riva, lo psicoterapeuta già sospeso dall’Ordine dei Medici della provincia di Torino per le sue posizioni sui vaccini contro il  Covid-19  basati sulla biotecnologia mRNA, e dunque sulla intera campagna vaccinale. Lettera che egli ha indirizzato al ministro della Salute, Orazio Schillaci, invocando “una medicina lontana da interessi privati“. E, nonostante come pochi altri medici coraggiosi – quali StramezziBizzarri e Frajese solo per fare qualche nome – non si sia mai piegato ai folli diktat in epoca pandemica, Citro parla al plurale. E dunque: “Noi medici abbiamo commesso gravi errori e sarebbe il momento di riconoscerli e risanarli”. E ancora, affermazioni pesantissime: “Abbiamo tollerato che qualcuno imponesse di non curare gli infettati da SARS Cov-2 abbandonandoli nelle loro abitazioni senza assistenza. E abbiamo preferito non pensare che la vigile attesa è omissione di soccorso e contravviene al nostro codice deontologico”.

Le cure negate

Soffermiamoci, dunque, sulle terapie, che “esistevano fin dalla prima SARS. Ed erano in letteratura da 17 anni”. Il riferimento è alla prima epidemia di SARS, quella del 2002: “La letteratura medico scientifica della prima SARS riportava l’efficacia della idrossiclorochina e i cinesi stessi nel gennaio 2020 dichiararono che la cura indicata era idrossiclorochina e plasma iper-immune”. Eppure, queste due terapie sono state osteggiate in tutti i modi, sospendendo i medici che le praticavano, come Andrea Stramezzi. Altro che paracetamolo e vigile attesa (e vaccino): “Il Covid-19 è perfettamente curabile se trattato nei primi tre giorni“. Un errore inammissibile da parte della classe medica, argomenta ancora Citro della Riva, un errore grave che è costato la vita a migliaia di pazienti: “Li abbiamo uccisi. O li abbiamo lasciati morire”. Peraltro, lo stesso scopritore della biotecnologia a mRNARobert Malone, asserisce da sempre che non si tratti, tecnicamente, di vaccini e ha disconosciuto l’uso della tecnologia mRNA nei cosiddetti vaccini.

“Riscattare la classe medica”

Poi, un appello accorato, che speriamo venga accolto, anche se nutriamo seri dubbi: “Migliaia di dottori sotto scacco da minacce e ricatti, ci aiuti a riscattare la classe medica”. Perché nutriamo dei dubbi? Perché, a conclusione della lettera ripresa a sua volta da Il Giornale d’Italia, scopriamo che la missiva di cui abbiamo scritto sinora è stata inviata mesi fa. “Lei, Ministro, non ha mai risposto”, è costretto amaramente a constatare Massimo Citro. “I mille firmatari delle cinquanta domande che le abbiamo inviato sono soltanto una piccola avanguardia di una moltitudine di medici che credono ancora nella medicina e le chiedono di fermare subito le campagne vaccinali di farmaci che non possono essere considerati vaccini”, aveva scritto Citro, mesi fa.

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