Vaccini Pfizer, ecco il contratto che l’Europa non ci vuol far leggere. Da cosa hanno nascosto capirai perché in un mondo normale Ursula sarebbe in galera a vita

Per lunghi mesi, come si ricorderà, la copia del contratto di acquisto tra la Commissione Europea e la Pfizer per i vaccini contro il Covid-19 non è stata pubblicata sul sito ufficiale della Commissione Europea, in deroga alla normale prassi, e quando si è infine deciso condividerlo gli omissis sono stati decine e decine, tali da rendere pressoché inutile la lettura e l’approfondimento. Fermo restando che ancora, peraltro, nulla sappiamo sui famigerati Sms segreti tra Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, gli articoli del contratto totalmente o in parte censurati, assieme a numerose altre sezioni, di fatto riguardano oltre la metà delle 104 pagine che compongono il documento. Trasparenza zero, ed è grave, da parte dell’Unione europea sul contratto d’acquisto per ben duecento milioni di dosi di vaccino stipulato alla fine del 2020 tra Pfizer e la Commissione a guida von der Lyen, per un costo totale di 700 milioni di euro, che Bruxelles si è impegnata a versare alla casa farmaceutica. Ebbene, Il Giornale d’Italia annuncia di aver recuperato “da una fonte affidabile” la versione originale e non censurata, in inglese, del contratto e, tra i numerosissimi omissis, ha avuto modo di approfondire quelli più critici, relativi all’articolo I.12 del contratto stesso – che va da pagina 24 a pagina 26 – e all’articolo 1.4 dell’allegato 1, che si trova alla pagina 48. E quello che ha scoperto è di una certa una certa gravità.

L’articolo (censurato) sugli effetti avversi

La responsabilità degli Stati e gli effetti avversi da vaccino, rispettivamente, sono l’argomento dei due articoli censurati, dunque due dei punti nodali dell’intera vicenda della pandemia e delle vaccinazioni a tappeto. Cominciamo dall’articolo 1.4 dell’allegato 1, quello sui danni collaterali da vaccino. L’allegato è definito Vaccine Order Form (Format per l’ordine del vaccino) e contiene la richiesta standard con cui ciascuno Stato prospetta alla casa farmaceutica il numero di dosi necessarie. Dei cinque punti, solo uno era coperto da omissis ed era precisamente quello mediante il quale lo Stato richiedente confermava di essere “consapevole” che eventuali “effetti avversi” del vaccino fossero al momento “sconosciuti” e che gli studi sarebbero proseguiti anche dopo l’acquisto delle dosi, e dunque dopo l’inoculazione. Perdonerete la brutalità, ma nella pratica i popoli europei sono, dunque, stati delle cavie per un farmaco sperimentale. Un po’ quello che nel nostro piccolo sosteniamo da sempre, ma che – nero su bianco, in un contratto del genere – lascia piuttosto imbarazzati: non sappiamo se è più grave tutto questo o il fatto che Bruxelles abbia censurato questo passaggio cruciale del contratto.

La responsabilità dei singoli Stati

Veniamo, ora, all’altro articolo censurato nel contratto pubblicato sul sito della commissione europea, l’articolo I.12 sulla responsabilità degli Stati in caso di richiesta di indennizzi. La ricaduta di tale responsabilità sullo Stato membro coinvolto è chiara, potendo (finalmente) leggere: “La somministrazione dei vaccini sarà condotta sotto la responsabilità esclusiva degli Stati membri partecipanti. Pertanto, ciascuno Stato membro partecipante dovrà indennizzare e tenere indenne il contraente”. E, più oltre, si conferma che l’indennizzo è previsto “da e contro tutte le passività sostenute […] e i ragionevoli costi legali esterni diretti sostenuti nella difesa delle pretese di terzi […] relativi a danni, danni e perdite” sono in capo agi Stati stessi.

Gli altri omissis

Una vera e propria censura, quella di Bruxelles. Tra gli altri omissis, quello dell’articolo relativo ai prezzi delle dosi di vaccino, l’articolo 1.7 di pagina 20. Lo leggiamo: “Il prezzo del vaccino alla Commissione e agli Stati membri partecipanti per le 200 milioni di dosi contrattualmente previste sarà di 15,50 euro per dose, IVA esclusa”. Però: “Svengono ordinate meno di 200 milioni di dosi, il prezzo per dose del vaccino verrà adeguato di conseguenza”. Non ci pare il caso di aggiungere altro.

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