Elly Schlein pretende di prenderci per fessi: dopo aver fatto danni con il suo partito per almeno 15 anni, pretende di parlare di scuola e sanità

Elly Schlein in Romagna: “Il governo Meloni vuole smantellare scuola e sanità”

La segretaria del Pd alla festa di Dems a Rimini. “Dopo le prime passerelle del governo ancora non sono arrivati i ristori promessi”. E sulle poche risorse nella manovra di bilancio afferma: “La coperta è corta, ma ad accorciarla è stato il governo Meloni che invece di combattere l’evasione fiscale ha fatto 14 condoni”

“Noi dobbiamo tenere al centro i bisogni delle persone. Il Pd lo sta facendo. Non solo sulla questione del lavoro ma anche nella difesa della sanità pubblica e della scuola pubblica”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo alla festa di Dems a Rimini. “Quante dichiarazioni ricordate del ministro della Sanità e del ministro della Scuola? Non è un caso, è un disegno del governo Meloni che vuole smantellare il pubblico, basta stare fermi senza prendersi la responsabilità del definanziamento” continua. Schelin parla anche di salario minimo, “una battaglia di civiltà che guarda negli occhi tre milioni di lavoratori poveri”. “Ho parlato con lavoratori che guadagnano 5,16 euro l’ora: non è giusto e accettabile in una Repubblica la cui Costituzione all’articolo 1 recita che è fondata sul lavoro, non sulla precarietà e sullo sfruttamento su cui punta il governo Meloni” aggiunge la segretaria dem.

Trovandosi in Romagna, parla anche delle risorse che il governo ha destinato alla terra dopo l’alluvione. Secondo Schlein, le terre della Romagna “sono state dimenticate, dopo le prime passerelle del governo ancora non sono arrivati i ristori promessi”.

Sul fatto che il governo dica di avere poche risorse nella manovra di bilancio, la segretaria dem dice: “La coperta è corta ma ad accorciarla è stato il governo Meloni che invece di combattere l’evasione fiscale ha fatto 14 condoni. Loro lavorano così, per mance corporative che non producono equità fiscale”.

Sulle voci discordanti all’interno del Pd afferma invece: “Dare voce al nostro pluralismo interno è un valore, senza perdere la chiarezza che abbiamo promesso di mettere in campo sulla linea politca del Partito democratico”. La segretaria sottolinea poi che al Pd “non interessa competere con le altre forze di opposizione, guardando allo 0,1% nei sondaggi della prossima settimana. Noi dobbiamo provare a convincere il 50% di italiani che non vanno più a votare a tornare a credere a una politica diversa”.

Sulle europee la segretaria Pd pensa che i dem convinceranno chi non va a votare. “In vista delle Europee a noi non interessa competere con le altre forze di opposizione e litigare per lo zero-virgola nel prossimo sondaggio, ma convincere quel 50% che non va più a votare”. È l’appello al Pd della segretaria Elly Schlein, rilanciato alla giornata conclusiva della festa Dems a Rimini.
“Dare voce al pluralismo interno è un valore – ha detto – senza perdere però la chiarezza che abbiamo deciso di mettere in campo sulla linea politica. Serve un partito con una presenza e un radicamento capillari, in confronto con i corpi intermedi e società. Dobbiamo riorganizzare la nostra presenza nella società ancora più che sui territori, nel rapporto con associazionismo e con il civismo”. E rilanciando l’appello alla partecipazione alla manifestazione dell’11 novembre.

Schlein ha parlato anche del conflitto tra Israele e Hamas. “Noi abbiamo mosso da subito la nostra condanna ad Hamas per gli attacchi che hanno chiarito la natura terroristica di quell’organizzazione e il suo disegno di cancellare Israele dalle mappe. Per questo bisogna isolare Hamas nel mondo palestinese, ma bisogna fare anche ogni sforzo diplomatico per evitare l’escalation del conflitto, così come bisogna evitare una catastrofe umanitaria a Gaza. Facciamo nostro l’appello dell’Onu per fermare l’evacuazione di un milione di persone, il 40% minori dalla striscia di Gaza, dove servono corridoi umanitari” ha detto la segretaria del Pd. “Bisogna – ha detto – fare ogni sforzo per evitare altre vittime civili: bisogna difendere il diritto di Israele ad esistere e affermare che le vite dei palestinesi non valgono di meno: nessuna equazione fra Hamas e il popolo palestinese. Una forza progressista non può che spendersi per la fine di tutti i conflitti”.

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