Giudice rossa, la decisione della Meloni fa infuriare gli italiani: bocciata la proposta della Lega di traferirla ad altro incarico

Impugnare sì, riformare i tribunali no. La proporzionata rappresaglia di Fdi contro la giudice Apostolico

di Federica Olivo per Huffpost

La Lega avrebbe voluto molto di più. Intanto la magistrata va avanti: non convalidati altri 4 trattenimenti di migranti

La Lega bussa alla porta della maggioranza per cambiare le sezioni immigrazione dei tribunali ma trova la porta chiusa. Nel giorno in cui la giudice catanese Iolanda Apostolico – nota ormai più per i video che la ritraggono mentre manifesta contro Matteo Salvini che non per i suoi provvedimenti – cestina ancora una volta il decreto Cutro, non convalidando i trattenimenti di altri 4 migranti, Fratelli d’Italia spegne i sogni leghisti di una riforma che potrebbe sembrare troppo ad personam. Forse anche troppo punitiva. Il Carroccio, sulla scia dei vari video nei quali si vede la giudice a un presidio contro Salvini, datato 2018, ha proposto di “rivedere composizione e prerogative delle sezioni, per garantire una maggiore celerità nei responsi e una piena terzietà dei pronunciamenti”. Ma per FdI questa riforma non s’adda fare. Sicuramente non domani. Sul mai nessuno può mettere la mano sul fuoco, anche se, con tutte le riforme promesse e non ancora fatte, mettere altra carne a cuocere sul fuoco della giustizia non sembra priorità né di breve né di lungo periodo.

“Siamo sconvolti dalle sentenze, ma non c’è allo studio nessuna riforma. Andiamo avanti con i ricorsi, meglio seguire questa e non altre strade”, è il ragionamento che fa, abbandonato su una poltroncina del Transatlantico di Montecitorio, chi dentro Fratelli d’Italia detta la linea in materia di giustizia. “Un’azione disciplinare contro Apostolico? Mah, spetterebbe al Csm. Noi andiamo avanti con i ricorsi”, continua la fonte, con un lampo di fiducia nella Cassazione negli occhi.

L’idea di FdI è di essere molto chiari sul fatto che il sistematico “no” dei giudici al trattenimento in Cpr dei migranti che arrivano da Paesi sicuri non è di gradimento del governo e della maggioranza. Proprio per ribadire questa linea i meloniani, per bocca di Alfredo Antoniozzi, hanno chiesto a Iolanda Apostolico di astenersi “perché non è imparziale”. Ma al contempo non vogliono forzare la mano, né, soprattutto, andare dritti a uno scontro con la magistratura. “Non c’è dubbio che un tema politico si ponga – ci dice un parlamentare di FdI – e che vada affrontato in tutte le sedi. Se un magistrato partecipa in maniera così attiva e aggressiva alle manifestazioni, forse dovrebbe astenersi”. Ma da qui a cambiare le norme – questa è la linea – ce ne passa.

Dalle parti di via Arenula assicurano che nessuna bozza di riforma delle sezioni immigrazioni è arrivata sul tavolo del ministro o di un sottosegretario. Nei confronti di Carlo Nordio aumenta il pressing della Lega, che non si spiega perché non abbia fatto un intervento più incisivo – come un’ispezione o un avvio di un’azione disciplinare – nei confronti di Apostolico, per quel video che la mostra mentre contesta l’allora ministro dell’Interno, proprio sui migranti. “Forse ha il problema di apparire a sua volta terzo”, dice un parlamentare leghista di peso, accennando una giustificazione. “Certo è – continua – che servirebbe un atto che possa ripristinare una condotta deontologica all’interno di quel tribunale”.

I parlamentari del Carroccio sono un fiume in piena contro Apostolico: “Dovrebbe prendere atto del fatto che non è adeguata al suo ruolo. Dovrebbe come minimo cambiare settore, perché non è più terza e inficia anche il lavoro degli altri colleghi”, dice ad HuffPost Igor Iezzi. “Il nuovo provvedimento del giudice Apostolico dimostra mancanza di equilibrio unita a un delirio di onnipotenza”, afferma Simonetta Matone, deputata del Carroccio in commissione Giustizia. “Con quest’ultima decisione ha scelto di fare politica – dice il lombardo Fabrizio Cecchetti, riferendosi alle decisioni firmate oggi da Apostolico. Anche contro gli ultimi provvedimenti il governo farà ricorso. Lo ha annunciato il ministro Matteo Piantedosi a Cagliari: “Valuteremo e impugneremo”, è la linea. Il titolare del Viminale, che interverrà domani in Senato sulla provenienza del video di Apostolico, difende il decreto Cutro: “Siamo profondamente convinti che i provvedimenti del governo sono legittimi e rispettosi della cornice giuridica”.

Intanto, in commissione Affari costituzionali il sottosegretario Nicola Molteni ha ‘scagionato’ la Polizia sulla diffusione del video della manifestazione di Catania e ha ricordato che il Carabiniere che si era autoaccusato di aver diffuso le immagini ha ritrattato e potrebbe essere sottoposto a un provvedimento disciplinare. Il mistero di chi abbia dato a Matteo Salvini il video si infittisce. E appassiona molto le opposizioni. Pronte, mai come in questo caso, a guardare al dito e non alla Luna.

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2 comments
  1. Come sempre predica in un modo e agisce in un altro, chissà chi gli ha imposto di agire cosi?, Ormai a pensare male ci si azzecca.

    1. .ELONI SEI UNA GRAN PUTTANA MENTITRICE SPERO TANTO CHE IL TUO GOVERNO CADA PRESTO. POI VERREMO DA TE E DA TUA FIGLIA A PRESENTARTI IL CONTO DI TT LE CAZZATE CHE HAI FATTO PER FARE BUONA FACCIA AD EUROPA GRANDE TROIA ….👹👹👹👹💩💩💩💩

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