“Colpa della Meloni” Orsa uccisa in Abruzzo, non poteva mancare il delirio della cialtrona verde di turno

Nonostante tutto l’esecutivo abbia condannato l’uccisione dell’orsa Amarena, c’è chi dall’opposizione punta il dito. Si tratta di Eleonora Evi, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra italiana e co-portavoce nazionale di Europa Verde. È lei a incolpare il governo: “Uccisa l’orsa Amarena a colpi di fucile. Ecco le conseguenze drammatiche di questo governo che ha dato il via alla caccia libera come fossimo nel far west consentendo di uccidere animali selvatici anche in aree urbane e protette. Questo governo è il responsabile morale di azioni gravissime come questa, in cui un uomo si sente libero di imbracciare un fucile e sparare a uno dei pochi esemplari femmina del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che non aveva mai causato alcun problema alle persone. Tutto questo deve essere fermato”. Insomma, la sinistra incolpa il centrodestra anche per l’uccisione dell’orsa.

Intanto è stato individuato l’uomo che ha sparato e ucciso Amarena. Ma anche se non è ancora indagato e le sue responsabilità dovranno essere accertate, il suo volto e il suo nome sono alla mercé della Rete. La sua bacheca di Facebook è piena di insulti e minacce. A gettare benzina sul fuoco un post datato 25 gennaio.

Nell’immagine si legge “L’orso marsicano Juan Carrito finirà in gabbia”. Juan Carrito, altro orso amatissimo dagli abruzzesi, era il figlio di Amarena ed è morto qualche mese fa, ucciso da una macchina, a Rionero Sannitico. Ed ecco che i social non perdonano e non mancano di diffondere il nome del 50enne di San Sebastiano dei Marsi, Andrea L, che a sua volta si è giustificato: “Sono sceso sulla mia tenuta perché pensavo fossero i ladri. Ho avuto paura e ho sparato”.

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