Kiev, abbiamo un problema. Dagli Stati Uniti non stanno affatto gradendo le numerose incursioni con i droni effettuate dall’Ucraina in territorio russo, l’ultima stanotte, con alcuni velivoli abbattuti e uno che ha centrato un grattacielo di Mosca. “Li abbiamo visti in passato. Voglio solo dire molto chiaramente che noi non incoraggiamo, né facilitano, gli attacchi ucraini all’interno della Russia”, le parole ferme in un’intervista alla Cnn del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby.
Dagli Usa è arrivato quindi un segnale chiaro a Volodymyr Zelensky: “Abbiamo avuto colloqui con gli ucraini riguardo alle nostre preoccupazioni sugli attacchi all’interno della Russia… La nostra posizione è che – ci tiene a sottolineare Kirby – vogliamo focalizzarci sulla guerra all’interno dell’Ucraina, vogliamo assicuraci che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per avere successo in questa controffensiva”.
E dalla Russia hanno colto la palla al balzo per mettere a nudo la spaccatura tra gli Usa e Kiev. “Il presidente ucraino sta compromettendo gli Stati Uniti effettuando attacchi terroristici contro infrastrutture civili in Russia. Il presidente Joe Biden deve gestire l’associazione del liberalismo americano a un Paese sponsor del terrorismo. Kiev ricorre a questi metodi per premere su Washington per ulteriori aiuti ma questo rischia di danneggiare la campagna elettorale di Biden per le presidenziali del prossimo anno. Il tema del terrorismo sarà sempre più associato al liberalismo americano. È un zugzwang ideologico”, la denuncia della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram dopo che per la seconda notte Mosca è stata presa di mira da droni. In particolare l’esponente del Cremlino ha usato la parola tedesca che negli scacchi si riferisce alla situazione in cui un giocatore è in difficoltà perché qualsiasi mossa faccia subirà danni o lo scacco matto.
Oggi Politico ci racconta che in caso di morte di Zelensky “assassinato dai russi” il suo sostituto non sarebbe, come prevede la costituzione, il Presidente del Parlamento Ruslan Stefančuk bensì un triumvirato composto da Yermak, Kuleba e Reznikov. Fossi in Zelensky inizierei a preoccuparmi, e non dei russi, che non hanno mai provato a farlo fuori.
di Jamie Dettmer per Politico.eu
WASHINGTON — Quando a Volodymyr Zelenskyy è stato chiesto se fosse preoccupato dai tentativi russi di ucciderlo, ha risposto che non poteva permetterselo.
“Se ci pensassi costantemente, mi chiuderei, proprio come Putin ora che non lascia il suo bunker”, ha detto il leader ucraino in un’intervista alla CNN il mese scorso. “Certo, le mie guardie del corpo dovrebbero pensare a come evitare che ciò accada, e questo è il loro compito. Non ci penso.”
Sebbene sia una domanda che Zelenskyj comprensibilmente non è ansioso di prendere in considerazione, è anche una questione che i suoi sostenitori in patria e all’estero non possono permettersi di ignorare. Da quando ha rifiutato un’offerta di evacuazione dicendo ai suoi aspiranti soccorritori americani “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”, il presidente ucraino ha svolto un ruolo chiave nel raccogliere il sostegno internazionale per la lotta contro la Russia.
Non c’è da stupirsi che i legislatori russi e i blogger militari ultranazionalisti abbiano formato un coro chiedendo che fosse preso di mira. Lo status di Zelenskyy come simbolo di ciò che l’Occidente vede come una lotta giusta, la sua capacità di implorare e rimproverare i suoi alleati fino a quando non ottiene ciò che vuole, la sua volontà di sfacciare la sua strada per le operazioni fotografiche in prima linea e le apparizioni parlamentari – questi lo hanno dipinto con un occhio di bue .
Poche settimane dopo l’invasione su vasta scala di Vladimir Putin nel febbraio 2022, un importante consigliere di Zelenskyj, Mikhail Podolyak, ha rivelato che c’erano stati almeno una dozzina di seri tentativi di assassinio del suo capo da parte di squadre di sabotaggio e intelligence russe, tra cui ceceni e mercenari Wagner che tentavano di violare il quartiere governativo fortemente sorvegliato e monitorato di Kiev.
Secondo quanto riferito, lo stesso Zelenskyy ha aperto un incontro Zoom con i senatori statunitensi poco dopo l’invasione dicendo che potrebbe essere l’ultima volta che lo vedrebbero vivo.
Chiaramente, i rischi ora sono minori rispetto alle prime caotiche settimane di guerra, quando i carri armati russi si stavano abbattendo sulla capitale ucraina e pochi pensavano che la nazione sotto attacco sarebbe sopravvissuta. Ma nessuno nel governo ucraino o nel parlamento del paese dubita che il pericolo rimanga alto.
A marzo, ci sono state nuove richieste di uccidere Zelenskyj dopo che i sabotatori russi anti-Putin, sostenuti dall’Ucraina, hanno fatto irruzione oltre il confine e hanno invaso due villaggi russi nell’oblast di Bryansk. Il legislatore Mikhail Delyagin ha affermato che “l’unica risposta normale” all’incidente è “l’eliminazione immediata di Zelenskyy”.
A causa della minaccia che incombe sulla sua vita, le visite all’estero di Zelenskyy sono pianificate con la massima segretezza . I funzionari ucraini sono rimasti furibondi lo scorso febbraio quando una visita programmata a Bruxelles è trapelata tre giorni prima del suo arrivo previsto, mettendo a repentaglio il suo viaggio . Allo stesso modo, il mese scorso il governo bulgaro si è preoccupato che un viaggio potesse essere cancellato dopo che i dettagli sono apparsi sulla stampa.
E, naturalmente, il Cremlino ha una storia terrificante nelle operazioni di omicidio. Pensa ad Alexander Litvinenko, un ufficiale dell’intelligence russa che ha disertato nel Regno Unito ed è stato avvelenato dalle radiazioni nel 2006, o al fallito avvelenamento Novichok del 2018 di Sergei Skripal, un doppio agente britannico a Salisbury, in Inghilterra.
Successione costituzionale
Data la posta in gioco e il rischio, non c’è da meravigliarsi che i funzionari ucraini tendano a respingere le richieste di discutere cosa accadrebbe se la Russia avesse successo – o si rifiutano di andare a verbale, preoccupandosi che l’argomento appaia troppo macabro.
Eppure, nonostante la riluttanza ad affrontare pubblicamente la questione, c’è un piano in atto, secondo interviste con funzionari e legislatori ucraini, nonché analisti. In effetti, il segretario di Stato americano Antony Blinken lo ha detto: “Gli ucraini hanno in atto piani – di cui non parlerò né entrerò nei dettagli – per assicurarsi che ci sia quella che chiameremmo ‘continuità di governo ‘ in un modo o nell’altro”, ha detto alla CBS News l’anno scorso.
Formalmente, secondo la costituzione, la linea di successione è chiara. “Quando il presidente non è in grado di adempiere ai suoi doveri, il presidente della Verkhovna Rada dell’Ucraina [il parlamento ucraino] si assume le sue responsabilità”, ha affermato Mykola Knyazhytsky, un parlamentare dell’opposizione della città occidentale di Lviv. “Pertanto, non ci sarebbe alcun vuoto di potere.”
Il presidente della Verkhovna Rada – Ruslan Stefanchuk, un membro del partito Servitore del popolo di Zelenskyy – non ha un indice di fiducia particolarmente alto nei sondaggi di opinione. È circa il 40 per cento, meno della metà di quello di Zelenskyj. E non è popolare tra i legislatori dell’opposizione.
“Ma non credo che abbia importanza”, ha detto Adrian Karatnycky, un membro anziano non residente dell’Eurasia Center dell’Atlantic Council. “C’è un forte gruppo dirigente e penso che vedremmo un governo collettivo”, ha aggiunto.
Il consiglio di governo molto probabilmente sarebbe composto da Stefanchuk come prestanome, insieme ad Andrii Yermak, l’ex produttore cinematografico e avvocato che è a capo dell’ufficio del presidente, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Valery Zaluzhny rimarrebbe il massimo generale del paese.
Karatnycky ha detto che spera di vedere un ruolo per il personaggio televisivo Serhiy Prytula, che ora gestisce importanti iniziative di beneficenza e ha un indice di fiducia pubblico altissimo.
“Il Paese ha raggiunto un punto di sostanziale solidarietà e unità nazionale, quindi se accadesse qualcosa di terribile a Zelenskyj non sarebbe così decisivo come si potrebbe pensare”, ha detto Karatnycky, autore di “Battleground Ukraine: From Independence to the Russian War”. ”
Ha osservato che l’Ucraina ha creato una macchina amministrativa, militare e diplomatica “affinata”. “Non voglio dire che Zelenskyj non sia affatto irrilevante per questo”, ha aggiunto. “Ma penso che l’unità del Paese sia la cosa indispensabile”.
Scossa del sistema
Anche la storia offre qualche rassicurazione. I cospiratori del Cremlino farebbero bene a leggere un documento basato sui dati scritto dagli accademici Benjamin Jones e Benjamin Olken per il National Bureau of Economic Research (NBER) americano sugli effetti sulle istituzioni e sulla guerra dei 59 assassinii di leader nazionali avvenuti tra il 1875 e il 2004. “Gli assassini di autocrati producono cambiamenti sostanziali nelle istituzioni del paese, mentre gli assassinii di democratici no”, hanno concluso.
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