Ringraziava Draghi per il Greenpass, dimostrando di non aver capito le basi dei suoi studi in legge: adesso che ha perso la vita all’improvviso, siamo certi che lo ringrazieranno anche i suoi parenti

È morto Francesco Calabrese. Lutto a Perugia per la scomparsa dell’ex assessore del Comune e l’avvocato. Calabrese aveva 58 anni e recentemente gli era stata diagnosticata una malattia che non gli ha lasciato scampo. Il decesso è avvenuto mercoledì 19 luglio. Moltissimi i ricordi sui social.

È morto Francesco Calabrese «Apprendo con grande e profondo dolore la notizia della scomparsa di Francesco Calabrese, un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita, sin dai tempi del liceo, alla politica intesa come perseguimento del bene comune», ha detto la presidente della Regione, Donatella Tesei, aggiungendo: «Il suo senso delle istituzioni, la sua umanità e la sua creatività messe a disposizione della collettività, hanno fatto di lui un esempio per tutti noi. Ebbe la capacità di vedere, perseguire e raggiungere obiettivi che sembravano impossibili. Politico, avvocato, amico, padre e marito sensibile, con la sua scomparsa crea un vuoto incolmabile che solo in piccola parte possiamo colmare portando con noi il suo ricordo. Ciao Francesco».

Il ricordo del sindaco Romizi «Ciao Franci, è impossibile salutarti. Certamente troppo difficile, inaccettabile per tutti noi, per chi ti ha voluto bene, per la Città di Perugia che hai servito, per il tuo amato quartiere di Case Bruciate, per la tua famiglia, per tua moglie Silvia, i tuoi figli Lorenzo e Giovanni, per Filippo e per tutti i tuoi cari. Troppo difficile anche per me» ha scritto sui social il sindaco di Perugia, Andrea Romizi: «Ti ho conosciuto nel 2004 quando entrai per la prima volta in consiglio comunale. Io neoeletto a 25 anni, te carismatico ‘socio fondatore’ del centrodestra perugino e umbro. Abbiamo instaurato un legame sincero e profondo, come tu hai scritto ‘ ci intendevamo al volo, con tante di quelle affinitià di formazione e visione, che sapevamo di poter contare reciprocamente l’uno sull’altro’. Siamo stati ‘vicini di banco’ per l’intera consiliatura. Mi hai insegnato tanto. Mi hai insegnato a scrivere una mozione. Come presentare un ordine del giorno. Mi hai fatto ben comprendere che anche in politica – soprattutto in politica – si deve essere preparati e studiare. Nel seguire il tuo esempio, ho presto appreso che non ci sono nemici da fronteggiare, ma idee e progetti da sostenere e per i quali è giusto lottare, sempre nel rispetto e nella considerazione, però, di chi coltiva un pensiero diverso. Nel 2014 sei stato tra gli artefici della mia candidatura, perché tu per primo hai creduto in me. Carissimo Francesco, come amministratore, ma non solo in quella veste, ci hai saputo trasmettere ‘il senso della missione’: la consapevolezza di poter fare la differenza per i nostri cittadini, la responsabilità di lavorare con questa prospettiva, la necessità di anteporre questo sentimento a carriere personali o strategie di partito. Non eri perfetto, eri un gran testone ed era difficilissimo farti cambiare idea. Ma eri lungimirante. Sapevi guardare oltre. Sapevi vedere lontano. Eri di un’intelligenza acuta. Eri brillante. In molti direbbero un visionario. Ma tu eri anche un uomo concreto, pragmatico, che sapeva oscillare con maestria tra il sogno e la realtà. E poi eri un puro di cuore. Sei sempre stato il migliore di noi. Grazie Francesco. Grazie per il tuo amore per Perugia. Grazie per questo tempo insieme».

Per Prisco «guida ideale» del centrodestra «Oggi è un giorno molto triste per me e per la città di Perugia» ha detto il sottosegretario al ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, che ha ricordato Calabrese come «un amico, un politico autentico e libero, un punto di riferimento e una ‘guida ideale’ nel cammino del centrodestra a Perugia, compagno e maestro nell’avventura della prima giunta Romizi. Mancherà alla città tutta. Ai suoi cari e agli amici della lista civica Progetto Perugia, di cui è stato fondatore e motore, il mio cordoglio e quello di Fratelli d’Italia».

100 volte bravo il governo Draghi!! I vaccini hanno restituito le nostre vite. Le terapie intensive sono cariche di No Vax per cui meriterebbero di subire delle restrizioni dalla vita sociale”

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2 comments
  1. altra “volpe” con intelligenza fuori dal comune. proprio lui che era un politico avrebbe dovuto capire bene in cosa consisteva l’acqua di Lourdes tanto decantata e “consigliata* dai suoi amichetti politici…ma invece…zero assoluto !!! Mah

  2. Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso, resta comunque il fatto che miete più morti l’ignoranza del covid e del cancro.

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