Terrore in Liguria, il pazzo e criminale killer delle fidanzate, dopo solo 16 anni di galera premiato con il trasferimento in una ‘struttura protetta’

Luca Delfino, esce dal carcere a Genova “il killer delle fidanzate”: è in una struttura protetta. Avrà tv e PlayStation
A oggi ha scontato una condanna a 16 anni ed otto mesi per il delitto dell’ex fidanzata, Antonella Multari

tratto da la Stampa
E’ arrivato qualche minuto dopo le 7 nella Rems Villa Caterina di via Fedelini, a Genova Pra’, Luca Delfino. Uscito dal carcere dopo avere scontato la condanna a 16 anni e 8 mesi per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonella Multari a Sanremo, è arrivato nella struttura sanitaria del ponente genovese su un furgone della polizia penitenziaria, è sceso stringendo la mano al medico che lo ha accolto. Ha quindi scaricato dal furgone i suoi bagagli, portando le borse all’interno. Assieme agli operatori Delfino ha poi visitato il giardino della struttura.

Luca Delfino avrà una stanza singola, come avviene abitualmente in caso di detenuti per reati gravi che provengono da una lunga detenzione in carcere e come ha richiesto lui stesso. Potrà avere la televisione e una play station, ma sono vietati Internet e ogni apparecchio che consente di comunicare con l’esterno.

Nei giorni scorsi, mentre i residenti del quartiere manifestavano contro l’arrivo del killer, il direttore della struttura che lo aveva incontrato aveva rivelato «Era preoccupato, come è naturale: dopo tanti anni di detenzione, fuori dalla cella cambieranno molte cose».

Sulla decisione di trasferirlo nel capoluogo ligure era stata molto critica anche Bruna Biggi, sorella di Luciana, altra ex fidanzata del cui omicidio Delfino era stato sospettato: la donna è sotto vigilanza attiva (una pattuglia passa sotto la sua abitazione) dopo che un ex compagno di cella aveva rivelato che Delfino gli aveva confessato di volere organizzare un piano per uccidere la sorella della ex attraverso l’intervento di terzi, facendolo sembrare “un incidente”. «Una persona che ha ucciso una ragazza – aveva detto Bruna – e che, secondo tutti tranne che per il tribunale, ha commesso anche un altro omicidio, non lo mandi a 20 chilometri da me. Potevi mandarlo da un’altra parte. Non ho parole anche se so che è troppo furbo per evadere. Ma è un predatore narcisista, borderline. È ancora giovane e può farlo ancora. Ma la mia pelle la vendo cara».

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