Gianluca Modolo per la Repubblica – Estratti
Il terremoto più forte degli ultimi 25 anni. Un sisma di magnitudo 7,2 ha scosso Taiwan questa mattina alle 07:58 ora locale, scatenando un allarme tsunami per le isole del vicino Giappone meridionale e delle Filippine: allarme poi rientrato. Quattro morti e 56 feriti il bilancio finora. Ma ci sono ancora persone intrappolate sotto le macerie.
L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 15,5 km al largo della costa orientale dell’isola.
(…) Il sisma ha interrotto la corrente elettrica in diverse zone della capitale Taipei: più di 87mila famiglie in tutta l’isola sono ancora senza corrente. Nella capitale la metropolitana è tornata però subito in funzione, anche le ferrovie annunciano che non sono stati segnalati danni o feriti al momento.
“Il rischio di tsunami a seguito del potente terremoto vicino a Taiwan è ampiamente superato”, ha annunciato il Centro di allerta tsunami del Pacifico, osservatorio con sede alle Hawaii. L’agenzia meteorologica giapponese ha dichiarato che alcune piccole onde di tsunami hanno raggiunto parti della prefettura meridionale di Okinawa, ma ha successivamente declassato l’allerta tsunami a semplice avviso. Le Filippine hanno emesso un avviso per i residenti nelle aree costiere di diverse province invitandoli a evacuare su terreni più alti. Il Southern Taiwan Science Park, dove il gigante dei semiconduttori Tsmc ha un impianto, ha dichiarato che le aziende stanno operando senza problemi e che i suoi sistemi di sicurezza funzionano normalmente. “Tutto il personale sta bene e coloro che erano stati fatti evacuare stanno tornando al lavoro”.
Il terremoto è stato il più forte a colpire l’isola dal 1999, quando una scossa di magnitudo 7,6 uccise circa 2.400 persone. Hualien è una zona di Taiwan particolarmente soggetta a terremoti: nel 2018 morirono 17 persone.
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