Eleonora Della Giovanna, di Offanengo in provincia di Cremona, era in vacanza con il marito in Abruzzo e martedƬ 4 luglio, alle 5 del mattino, si ĆØ presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova, in provincia di Teramo, perchĆ© accusava un forte dolore al braccio. Ha aspettato per ben 7 ore l’arrivo della cardiologa, poi ĆØ morta di infarto.
Il dolore al braccio
GiĆ da prima di partire per le ferie, Eleonora Della Giovanna, una donna di 67 anni residente nella provincia di Cremona, accusava un forte dolore al braccio sinistro. Si era quindi fatta visitare all’ospedale di Crema, ma era stata dimessa con l’unica prescrizione di prendere una Tachipirina.
Arrivata in vacanza a Tortoreto, in provincia di Teramo, il dolore non passava nonostante stesse seguendo la terapia che le era stata suggerita. CosƬ il 4 luglio, alle prime ore del mattino, ha deciso di tornare nuovamente in ospedale per farsi visitare: questa volta si ĆØ rivolta ospedale di Giulianova.
Arrivata in pronto soccorso, le ĆØ stato fatto un elettrocardiogramma e le ĆØ stato assegnato un codice verde. Quindi la donna ĆØ rimasta in sala d’attesa per aspettare l’arrivo della cardiologa che l’avrebbe visitata intorno alle ore 9 di quella stessa mattina. Ma alle 12 ā stando a quanto racconta il marito ā ancora non si era visto nessuno e la donna ĆØ morta improvvisamente a causa di un infarto.
La denuncia del marito
“Alle 11 ā racconta il marito al quotidiano Il Giorno ā mi sono spazientito e un medico che mi ha sentito ĆØ venuto a chiedermi perchĆ© protestavo e ho fatto presente che eravamo lƬ dalle 5. Mi ha promesso che si sarebbe subito interessato, ma non si ĆØ fatto vedere nessuno. E a mezzogiorno ĆØ successo il dramma“.
“Mia moglie ā continua ā a un certo punto mi ha detto che le girava la testa e si ĆØ accasciata. Ho chiesto aiuto e l’hanno soccorsa. Hanno messo mia moglie in una stanza con tutti i sanitari che si davano da fare. Io sono rimasto sulla porta. Dopo 10 minuti ĆØ uscita una dottoressa e mi ha detto che mia moglie era morta e che era molto dispiaciuta”.
“Volevo andare subito dai carabinieri ma il direttore sanitario dell’ospedale mi ha fatto presente che se avessi denunciato subito non avrebbero potuto restituirmi la salma perchĆ© di certo il magistrato avrebbe ordinato l’autopsia. Ho preferito attendere. VenerdƬ abbiamo fatto i funerali e nei prossimi giorni presenterĆ² una denuncia, supportato da un avvocato. Se si tratta di un caso di malasanitĆ voglio che si sappia e che la giustizia intervengaā, conclude l’uomo.
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Ormai le nefandezze dei cosidetti medici non si contano piĆ¹, perchĆØ tutto sono meno che medici: I morti per malori ormai non si contano piĆ¹, e sarĆ sempre peggio. La cosa peggiore ĆØ che i familiari dei deceduti per malore improvviso non si prendono neanche la briga di fare le autopsie che potrebbero aiutare chi sta correndo lo stesso rischio e far luce su ciĆ² che lo Stato Italiano ha imposto alla popolazione. Genocidio.