Nella serata di oggi, il noto programma satirico “Striscia la Notizia” ha scatenato nuove polemiche, mettendo nuovamente nel mirino il giornalista Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni. Questi fatti si sono verificati durante la puntata di mercoledì, e sembrano aver messo Giambruno nei guai una volta di più.
Nell’ultimo episodio, il giornalista conduttore del programma “Il Diario del Giorno” non si trovava in studio. Gli audio incriminati sono stati registrati di nascosto da dietro le quinte del programma. In un primo momento, le conversazioni sembravano avviarsi in modo leggero, ma ben presto il tono è diventato pesante e inappropriato.
In uno dei passaggi più controversi, Giambruno ha chiesto a una collega: “Posso toccarmi il pa.. mentre ti parlo?”, ottenendo una risposta che confermava che avesse già fatto ciò in precedenza. La conversazione ha preso una piega ancor più sconcertante quando Giambruno ha continuato a fare domande personali alla collega, come se fosse alla ricerca di informazioni compromettenti: “Tu sei fidanzata?”, ha chiesto, ottenendo una risposta affermativa. Il conduttore ha poi rivelato di avere una tresca con un nome omesso e ha suggerito la possibilità di coinvolgere una terza persona in tali affari.
Le conversazioni hanno preso una piega ancor più inaccettabile quando Giambruno ha domandato se la collega sarebbe entrata a far parte del loro gruppo di lavoro, insinuando che ci sarebbe stato un “dazio” da pagare. La risposta della collega, in cui chiedeva se la sua competenza sarebbe stata sufficiente, ha scatenato ulteriori commenti volgari da parte di Giambruno.
Nonostante le possibili conseguenze che questi audio potrebbero avere, Giambruno sembrava minimizzare la situazione, dichiarando che si trattava di scherzi in un clima post-pandemia. Tuttavia, alcuni hanno fatto notare che la pandemia è finita da tempo, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla condotta del giornalista.
È chiaro che questi nuovi fuorionda gettano ulteriori ombre sulla reputazione di Andrea Giambruno e sollevano importanti questioni sul comportamento dei professionisti dei media. La reazione pubblica e le possibili azioni future rimangono da vedere mentre questa vicenda continua a suscitare dibattiti e discussioni.
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