Di chi era la cocaina trovata alla Casa Bianca? Doveva essere una semplice ispezione di routine, ma si è trasformata in un giallo

Estratto da www.open.online

Doveva essere una semplice ispezione di routine, ma si è trasformata in un giallo. I vigili del fuoco di Washington DC hanno trovato una piccola quantità di cocaina in un luogo decisamente inaspettato: la biblioteca della Casa Bianca. I pompieri stavano svolgendo uno dei loro controlli periodici quando si sono imbattuti in una polvere bianca sospetta.

A quel punto, hanno testato la sostanza e aspettato l’esito: «Abbiamo qui una barra gialla… “cocaina cloridrato”», dice un vigile del fuoco specializzato in materiali pericolosi. Il risultato del test scatena attimi di panico alla Casa Bianca. Nell’edificio scatta l’allarme di sicurezza e l’evacuazione di tutto lo staff che si trovava all’interno.

Il portavoce dei servizi segreti americani, Anthony Guglielmi, ha dichiarato che «c’è un’indagine in corso» per accertare «la causa e le modalità» con cui la sostanza è finita dentro la Casa Bianca. Pare che la scoperta della piccola quantità di cocaina sia avvenuta a inizio settimana, mentre il presidente Joe Biden e la first lady Jill si trovavano a Camp David, una delle principali residenze presidenziali.

Estratto dell’articolo di Marco Liconti per “il Giornale”

La scena sembra più adatta alla Casa Bianca di «House of Cards», dove il Frank Underwood di Kevin Spacey compiva ogni sorta di nefandezze, che a quella dell’anziano e tranquillo Joe Biden. Fatto sta che domenica […] gli agenti della sicurezza hanno rinvenuto all’interno della residenza presidenziale una misteriosa «polvere bianca».

Immediato l’allarme. Il pensiero è andato subito all’antrace o ad altre sostane tossiche. Evacuato l’edificio (il presidente era assente), sul posto sono intervenuti gli uomini del Secret Service, gli specialisti in tuta Nbc e quelli dell’Ems, i servizi di emergenza dei vigili del fuoco.

Il test preliminare effettuato sulla sostanza ha dato però un verdetto diverso: «Cocaina». A diffondere la notizia è stato per primo il Washington Post, che ha trovato conferme da un funzionario della Casa Bianca e dal portavoce del Secret Service, Anthony Guglielmi, il quale ha annunciato ulteriori test e l’apertura di un’indagine […].

[…] scattano le speculazioni su «chi» l’abbia portata all’interno del 1600 di Pennsylvania Avenue. Inevitabile, per i commentatori di destra come Robb Schmitt, di Newsmax, puntare il dito contro Hunter Biden, il 52enne figlio del presidente, con alle spalle una lunga storia di tossicodipendenza: «Si è fatto una striscia sul busto di Roosevelt». Il deputato trumpiano Jim Banks non ha esitato a twittare: «Nella Casa Bianca di Trump non hanno mai trovato cocaina!».

Senza contare i post più o meno ironici comparsi sui social. Peraltro, vari media hanno fatto notare che Hunter era alla Casa Bianca fino a due giorni prima del ritrovamento, prima di partire per un weekend a Camp David insieme al padre e al resto della famiglia.

Ma è pur vero che la «library» è uno degli ambienti della Casa Bianca aperti ai tour guidati dei visitatori e si trova due livelli al di sotto degli appartamenti presidenziali. […]

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