“Quando consideriamo chiusa la guerra” L’annuncio di Putin spiazza tutti cercando di rompere il fronte di chi sostiene l’invio di armi a oltranza

La diplomazia di Cremlino non usa mezze misure e annuncia quando la guerra in Ucraina potrà definirsi conclusa. Il ministero degli Esteri russo, infatti, ha affermato in una nota che «l’operazione militare speciale continuerà fino a quando gli obiettivi di denazificazione e smilitarizzazione dell’Ucraina non saranno completamente completati». Intanto lo scontro tra superpotenze si fa sempre più acceso. Il clima è sempre più teso anche in seguiro alle dichiarazioni di Mosca che accusa Stati Uniti e Nato di indicare a Kiev gli obiettivi da bombardare. «Washington e i suoi alleati della Nato continuano ad attuare costantemente i loro piani geopolitici per distruggere la Russia – si legge in una nota pubblicata sul sito del ministero degli Esteri di Mosca – pompando sempre più armi in Ucraina, addestrando l’esercito e aiutandolo a determinare gli obiettivi e la direzione degli attacchi».

Infine il riferimento agli attacchi nella regione di Bryansk: «I sabotatori che hanno commesso l’attacco terroristico nella regione di Bryansk hanno utilizzato armi provenienti dai Paesi della Nato – ha detto ancora il ministero degli Esteri russo tramite il suo sito web – A questo proposito, sorge una domanda logica sulla qualificazione di questi Stati come complici di tali crimini e sponsor del terrorismo. Abbiamo tratto le conclusioni appropriate da quanto accaduto».

Il cancelliere tedesco Scholz atteso a Washington per un incontro di lavoro con Biden, al centro dei colloqui le sanzioni alla Russia e la sfida cinese

Gli Stati Uniti stanno per annunciare un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing alla stampa.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sarà in visita oggi alla Casa Bianca per un incontro privato con il presidente Joe Biden. Entrambi gli alleati sono diventati sempre più espliciti riguardo alle loro preoccupazioni che la Cina possa fornire armi alla Russia per la sua invasione dell’Ucraina. Un passo che potrebbe cambiare radicalmente la traiettoria della guerra consentendo a Mosca di ricostituire le sue scorte esaurite. La Cina è il principale partner commerciale della Germania e le nazioni europee sono state generalmente più caute degli Stati Uniti nel prendere una linea dura con Pechino. Tuttavia, ci sono segnali che le cose potrebbero cambiare man mano che le rivalità globali diventano più tese, e proprio di questo parleranno oggi Biden e Scholz nel loro incontro.

Sarà un “vero incontro di lavoro” fa sapere il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. Al centro dei colloqui tra il presidente Joe Biden e il cancelliere, il sostegno all’Ucraina, le sanzioni alla Russia, e una serie di questioni bilaterali e globali, tra cui la sfida cinese.

Russi fanno saltare ponte chiave a Bakhmut

Le forze russe hanno fatto saltare in aria durante la notte un ponte chiave che collegava la città assediata di Bakhmut al vicino villaggio di Khromove. Lo ha detto la polizia della regione di Donetsk. Il ponte è anche l’ultima principale via di rifornimento di Bakhmut dalla città di Chasiv Yar. La polizia della città di Konstantinyvka ha detto alla Cnn che spera di riparare il ponte nei prossimi giorni poiché è un’arteria vitale per l’estrazione di civili e il movimento di rifornimenti come le munizioni. I militari possono ancora accedere alla città attraverso strade sterrate e campi, ha detto la polizia. Un ordine di evacuazione obbligatorio è in vigore nella regione di Donetsk e circa 5.000 persone rimangono a Bakhmut, secondo i funzionari ucraini. Le forze russe stanno avanzando su Bakhmut, ma l’esercito ucraino afferma di mantenere la posizione.

Capo Wagner: “Bakhmut praticamente circondata, Zelensky consenta ritiro”

I combattenti del gruppo Wagner hanno circondato quasi completamente Artemovsk, nome russo di Bakhmut. Lo ha detto il fondatore della compagnia, Yevgeny Prigozhin, in un video pubblicato dal suo servizio stampa su Telegram. Le divisioni di Wagner “hanno praticamente circondato Bakhmut”, ha detto Prigozhin citato da Ria Novosti, “le tenaglie si stanno stringendo”. Prigozhin ha invitato le autorità ucraine a dare alle forze armate ucraine l’opportunità di lasciare la città. “Faccio appello al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Se prima era l’esercito ucraino professionista a combattere contro di noi, oggi vediamo sempre più anziani e bambini. Combattono, ma la loro vita a Bakhmut sarà breve, un giorno o due. Dategli l’opportunità di lasciare la città, la città è effettivamente circondata”, ha detto il fondatore di Wagner. Il video mostra anche tre prigionieri, un uomo anziano e due giovani, che hanno esortato Zelensky a permettere ai militari di lasciare la città e tornare dalle loro famiglie.

Cremlino: “Misure preventive dopo attacco Kiev a Bryansk”

La Russia prenderà “misure preventive” dopo l’attacco nella regione di Bryansk che, secondo Mosca, è stato effettuato da sabotatori ucraini. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. “L’attacco terroristico di ieri sarà indagato e verranno prese misure per prevenire eventi simili in futuro”, ha affermato Peskov, ricordando che nella regione di Bryansk “esiste uno speciale regime di frontiera e si stanno prendendo ulteriori misure”.

Cremlino: “Da Usa pressioni su Ue per più armi a Kiev”

Gli Stati Uniti stanno aumentando la loro fornitura di armi all’Ucraina e stanno facendo pressione sui Paesi Ue per fare lo stesso. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. “Notiamo la linea continua degli Stati Uniti per aumentare la fornitura di armi e per persuadere i suoi reparti in Europa, cioè i Paesi dell’Ue, ad aumentare forniture simili”, ha affermato Peskov. L’aumento nella fornitura di armi a Kiev da parte dell’Occidente pone un pesante fardello sulle economie dei Paesi ed influisce sul benessere dei cittadini, ha affermato ancora Peskov.

Cremlino: “Nessuna decisione su legge marziale dopo Bryansk”

Non è stata presa alcuna decisione per introdurre la legge marziale in un certo numero di regioni a causa dell’attacco alla regione di Bryansk. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. “Questa è una prerogativa del presidente della Federazione Russa. Nessuna decisione è stata presa ora“, ha detto Peskov commentando l’iniziativa del capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, di introdurre la legge marziale in alcune regioni del Paese dopo l’attacco nella regione di Bryansk che Mosca attribuisce a sabotatori ucraini.

Kiev: “Non siamo coinvolti in attacchi sul territorio russo”

L’Ucraina “non è coinvolta” negli attacchi sul territorio russo. Lo ha ribadito Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Esplosioni in strutture critiche; droni non identificati che attaccano le regioni della Federazione Russa; scontri tra bande; partigiani che attaccano aree popolate: tutte queste sono conseguenze dirette della perdita di controllo all’interno della Federazione Russa. E le conseguenze della guerra. L’Ucraina non è coinvolta in conflitti interni alla Federazione Russa”, ha scritto Podolyak su Twiter.

Mosca: “Sabotatori Kiev a Bryansk hanno usato armi Nato”

“I sabotatori che hanno commesso l’attacco terroristico nella regione di Bryansk hanno utilizzato armi provenienti dai paesi della Nato”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo tramite il suo sito web. Lo riporta Ria Novosti. “A questo proposito, sorge una domanda logica sulla qualificazione di questi Stati come complici di tali crimini e sponsor del terrorismo. Abbiamo tratto le conclusioni appropriate da quanto accaduto”, si legge ancora.

Mosca: “Usa e Nato determinano obiettivi attacchi Kiev”

“Washington e i suoi alleati della Nato continuano ad attuare costantemente i loro piani geopolitici per distruggere la Russia, pompando sempre più armi in Ucraina, addestrando l’esercito e aiutandolo a determinare gli obiettivi e la direzione degli attacchi”. E’ quanto si legge in una nota pubblicata sul sito del ministero degli Esteri di Mosca. Lo riporta Ria Novosti.

Mosca: “Piani controffensiva Kiev destinati al fallimento”

“I Paesi occidentali chiedono che Kiev continui le operazioni offensive e l’occupazione del territorio delle nuove regioni russe, anche se comprendono che tali piani sono destinati al fallimento”. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri russo. Lo riporta Ria Novosti. “A loro non importa che il prezzo di una tale politica sia la vita di migliaia di persone innocenti”, si legge ancora.

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