“Gente così deve morire. In Italia gli immigrati sono stati pure parecchio gentili con voi” Le minacce a Salvini e Sardone del rapper marocchino che va per la maggiore

Il trapper marocchino minaccia Salvini e Sardone e chiede agli italiani di tacere perché “della mia generazione non avete ancora visto niente. Fidatevi meglio non provocarci perché diventiamo una razza di merda, più di quello che potete pensare”

Minacce pesanti quelle del trapper marocchino Baby Gang, al secolo Zakaria Moubib, rivolte al vice premier Matteo Salvini e all’europarlamentare Silvia Sardone.

Il giovane, immigrato di seconda generazione, nato a Lecco, è stato condannato nel gennaio scorso, a 4 anni e 10 mesi, con rito abbreviato, per rapina a mano armata. È stato poi scarcerato a marzo perché secondo i magistrati “ha compreso il disvalore delle sue azioni criminose”.

Forse però deve non aver ben compreso il tenore di una minaccia di morte come quella rivolta a Salvini Sardone, “colpevoli” di aver imputato alla cattiva gestione del fenomeno immigrazione, i disordini che stanno sconvolgendo la Francia in questi giorni.

Baby gang, le minacce del trapper: “In Italia gli immigrati fin troppo gentili con voi”

Il trapper marocchino, ha infatti attaccato la Lega sui social con un messaggio piuttosto pesante: “Gente come Salvini e Sardone deve morire, portano solo ignoranza e razzismo. In Italia non dovete proprio parlare perché della mia generazione non avete ancora visto niente. Fidatevi meglio non provocarci perché diventiamo una razza di merda, più di quello che potete pensare e soprattutto se parlate di religione sappiate che ogni musulmano per la sua fede e il suo dio è pronto a morire. Evitate di parlare di cose che non sapete, soprattutto in Italia dove gli immigrati sono stati pure parecchio gentili con voi perché tanto tempo fa i vostri nonni e bis nonni in Africa hanno sempre fatto il… che hanno voluto”.

Parole pesantissime che, se da un lato possono lasciar pensare alla rabbia di un giovane in cerca delle luci della ribalta, dall’altra non sono molto lontane dai sentimenti e l’indole che in Francia hanno spinto giovanissimi a scendere in strada e a devastare le città, soprattutto se consideriamo il seguito che il trapper ha sui social, dove solo su Instagram, conta 1,7 milioni di followers, molti dei quali immigrati di seconda generazione come lui.

La replica di Silvia Sardone

L’incitamento all’odio e le minacce sono preoccupanti. Questo personaggio ci attacca e ci minaccia perché abbiamo osato dire che le proteste in Francia sono frutto delle politiche buoniste su immigrazione clandestina e di chi ha chinato il capo di fronte all’islamizzazione crescente – ha replicato Silvia Sardone in una nota – Minimizzare quanto sta accadendo nelle città francesi è un grave errore. Anche in Italia c’è voglia di rivolta che sta covando tra i giovani delle comunità islamiche contro le nostre istituzioni e i nostri valori. Continuerò a ribadire, come ho fatto nel video citato da Baby Gang – conclude la Sardone – che le proteste francesi rischiano di essere solo il primo preoccupante passo di un fenomeno evidente: il diffondersi di ghetti in cui criminalità e islamismo vanno a braccetto

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  1. Fantastica giustizia, un elemento di tale portata è già libero di minacciare ministri e inneggiare ad una rivolta, lui che è stato accolto dall’Italia senza condizioni, ha avuto possibilità di studiare e lavorare ma erano troppo faticose e ha scelto la scorciatoia: una bella pistola. Rimandatelo in galera, con altri elementi siete stati inflessibili, vedi Corona, con questo che è 1000 volte peggio perchè usate i guanti di velluto?

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