Roba da matti: arrestato in Francia per ‘razzismo’ l’allenatore del Paris Saint Germain. Basta una frase che non piaccia al politicamente corretto per metterti nei guai

L’allenatore del PSG Galtier e suo figlio sono stati presi in custodia dalla polizia di Nizza. Il tecnico è accusato di discriminazione razziale e religiosa. I fatti risalgono alla stagione 2021-2022, quando Galtier, tecnico del Nizza, disse che in squadra c’erano “troppi neri e musulmani”.

L’allenatore del Paris Saint Germain Cristophe Galtier e suo figlio John Valovic-Galtier sono in custodia presso la polizia giudiziaria di Nizza come dichiarato dal procuratore Xavier Bonhomme, nell’ambito dell’inchiesta che li vede sospettati di discriminazione “basata su una presunta razza o affiliazione a una religione”. I fatti risalgono alla stagione 2020-21 quando Galtier era tecnico del Nizza. Il tecnico, parlando con i dirigenti del club rossonero disse: “Considerando la realtà della squadra non possiamo avere così tanti neri e musulmani nella squadra”.

Il tecnico del PSG Galtier (che in realtà è da settimane a un passo dall’esonero, con Luis Enrique pronto a subentrare) è sotto indagine da diversi mesi ed è stato accusato da un ex dirigente del Nizza di aver usato parole razziali nei confronti di alcuni calciatori.

L’allenatore era stato convocato dagli inquirenti incaricati per la mattina del 30 giugno e dopo essere arrivato è stato posto in stato di fermo, tecnicamente questo significa che gli inquirenti avranno a disposizione Galtier e il figlio per un tempo limitato (24 ore). Al termine di quelle ventiquattro ore i Galtier saranno rilasciati o portati davanti al giudice per rispondere delle accuse.

I fatti in questione, quelli che lo hanno portato allo stato d’arresto risalgono alla stagione 2021-2022. Nei mesi scorsi Le Parisien riportò i contenuti di una mail tra i dirigenti del club, la cui proprietà appartiene al colosso INEOS, nei quali si parlava di alcune affermazioni di Galtier, che in un incontro con il proprietario Brailsford disse: “Considerando la realtà della squadra non possiamo avere così tanti neri e musulmani nella squadra”.

Concetto che era stato espresso pubblicamente dal d.s. Fournier, che raccontò un episodio simile: “È venuto (Galtier ndr.) nel mio ufficio e mi ha detto che dovevo tenere conto della realtà della città. Mi ha detto che non avremmo dovuto avere tanti giocatori di colore e musulmani in squadra. Mi ha detto che era andato al ristorante e che tanti gli avevano fatto notare che il Nizza è ‘una squadra di neri’. Non ci sono state argomentazioni sportive, solo religiose o relative al colore della pelle”.

In stato d’accusa c’è anche il figlio di Galtier, John Valovic-Galtier, che pure era finito nelle mail tra i dirigenti e anche lui aveva usato parole vergognose: “Ho incontrato su sua richiesta il figlio e presunto agente dell’allenatore, il 9 agosto 2021. Mi ha parlato della situazione insostenibile di suo padre dicendo le seguenti parole: «Julien, non va bene, mio padre piangeva ieri, non te ne rendi conto». Gli chiedo di cosa si tratta e mi spiega che questa squadra non gli assomiglia, che non possiamo continuare così. Gli ho chiesto di motivare le sue parole in modo che potessi capire meglio e mi ha detto: hai costruito una squadra di feccia. Ci sono solo neri e metà della tua squadra è alla moschea il venerdì pomeriggio. Ho detto al signor John Valovic-Galtier che ero indignato dai suoi commenti e gli ho chiesto di lasciare immediatamente il mio ufficio”.

Il Paris Saint Germain già lo scorso aprile aveva deciso di aprire una inchiesta interna e alcuni gruppi di tifosi del Paris avevano chiesto l’esonero immediato di Galtier.

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