Sommergibile disperso, trovati dei rottami dai robot inviati dai soccorritori: “Crediamo che l’equipaggio del nostro sommergibile sia morto”

SPENDERE 250MILA DOLLARI PER MORIRE – È FINITA: TRA I ROTTAMI TROVATI DALLA GUARDIA COSTIERA AMERICANA VICINO AI RESTI DEL TITANIC, CI SAREBBERO FRAMMENTI DELLA PARTE POSTERIORE E DEL TELAIO DEL SOMMERGIBILE “TITAN”, DISPERSO DA GIORNI – TUTTO FA PENSARE CHE LO SCAFO SIA IMPLOSO A CAUSA DELLA PRESSIONE: SE COSÌ FOSSE, I CINQUE PASSEGGERI SAREBBERO MORTI ALL’ISTANTE E NON PER SOFFOCAMENTO – IL RACCONTO DI UN PARTECIPANTE A UNA SPEDIZIONE DI DUE ANNI FA: “È UN’OPERAZIONE KAMIKAZE. NON SI PUÒ STARE IN PIEDI, NON CI SI PUÒ INGINOCCHIARE. SI STA SEDUTI PRATICAMENTE…”

1. ‘I ROTTAMI TROVATI SONO DEL SOMMERGIBILE DISPERSO’

 (ANSA) – Fra i rottami trovati dal robot impegnato nelle ricerche del Titan ci sarebbero la parte posteriore e il telaio di atterraggio del sommergibile disperso sulle orme del Titanic. Lo riporta la Bbc citando un esperto e un amico dei passeggeri.

2. OCEANGATE, ‘I PASSEGGERI DEL SOMMERGIBILE SONO MORTI’
(ANSA)
 –  “Crediamo che l’equipaggio del nostro sommergibile sia morto”. Lo afferma OceanGate in una nota, confermando la morte dei cinque passeggeri del Titan, il sottomarino disperso da domenica.

2. UN PASSEGGERO SALITO SUL SOMMERGIBILE TITAN DUE ANNI FA: «È UN’OPERAZIONE KAMIKAZE»

Estratto dell’articolo di Marco Bruna per www.corriere.it

Una testimonianza drammatica, che rende l’idea dell’orrore vissuto dai cinque passeggeri rimasti intrappolati nel Titan, disperso da domenica nell’Oceano Atlantico. È di Arthur Loibl, 61 anni, avventuriero e uomo d’affari tedesco, oggi in pensione. È stato uno dei primi a rivolgersi a OceanGate, la società che gestisce i viaggi verso il relitto del Titanic. Ha fatto lo stesso viaggio del sommergibile oggi dato per disperso.

Loibl ha definito l’esperienza una «operazione kamikaze». Ha raccontato di aver avuto per la prima volta l’idea di vedere il relitto del Titanic durante un viaggio al Polo Sud, nel 2016. […]Questo il suo racconto: «Immaginate un tubo lungo pochi metri con una lastra di metallo come pavimento. Non si può stare in piedi, non ci si può inginocchiare. Si sta seduti praticamente uno sopra l’altro», ha detto Loibl, spiegando che durante la discesa e la salita di due ore e mezza le luci vengono spente per risparmiare energia e l’unica illuminazione proviene da un bastoncino fluorescente. «Ero un po’ ingenuo, guardando indietro è stata una operazione kamikaze», ha precisato.

Intanto la Guardia costiera americana ha annunciato, nel tardo pomeriggio italiano, che sono stati trovati rottami vicino al sito in cui si trova il Titanic.[…]

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