Autovelox illegali? Dopo la sentenza della cassazione non tutti possono chiedere l’annullamento della contravvenzione. Chi ha pagato lo prende in quel posto

di Lorenzo Bagnoli per Everyeye.Motori

Multe annullate perché autovelox non a norma, questo è quello che è successo dopo una sentenza della corte di cassazione. Tuttavia, se si scopre che il dispositivo non soddisfava i requisiti di legge per operare ma intanto si è già pagata la multa, non c’è modo di riavere indietro l’importo speso. Almeno secondo la legge.

Andiamo per gradi: l’annullamento delle multe per eccesso di velocità per via dei dispositivi non a norma è un’intelligente soluzione emersa da un vuoto normativo in risposta ad un’impugnazione della sanzione presentata da un avvocato di Treviso multato per aver superato i 90 chilometri orari (pensate che in Olanda si sta sperimentando l’autovelox al contrario: se rispetti i limiti vieni pagato).

L’origine di questa controversia però risale a ben due anni fa, quando un altro automobilista multato si rivolse al giudice di pace, generando un contrasto con la magistratura ordinaria. La vicenda è arrivata fino al tavolo della Corte Suprema, poiché da un lato il dispositivo non era a norma in quella circostanza, ma era comunque autorizzato ad operare dal Ministero dei trasporti. Dopo attente verifiche, si è stabilito che la disposizione a norma dell’autovelox bypassa l’autorizzazione del ministero e che dunque la multa può essere annullata. ricordiamo che l’Italia è il paese con più autovelox in Europa: gestirli tutti può rivelarsi uno sforzo operativo non da poco.

Diversamente però avviene se la multa, in tali condizioni, è già stata pagata. Secondo la legge, vi sono precisi criteri e tempi per contestare le sanzioni: entro 60 giorni dalla data di contestazione o notifica della violazione davanti al Prefetto, con un ricorso gratuito ma con il rischio di pagare il doppio della sanzione se respinto, oppure entro 30 giorni dinanzi al giudice di pace, pagando un contributo unificato. Per le multe già pagate o per le quali sono scaduti i termini, non è possibile proporre ricorso.

Per avere certezze sull’omologazione degli autovelox, è necessario presentare un’istanza d’accesso presso il comune dove è installato l’apparecchio e, una volta ottenuti gli atti, analizzare le specifiche tecniche del dispositivo. Tuttavia, il solo svolgere questa procedura non garantisce l’annullamento automatico delle sanzioni e deve essere sempre un giudice a decidere in merito.

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