L’hanno voluto musulmano e adesso l’hanno preso nello stoppino! Feccia radical-chic sconvolta negli Usa: come primo provvedimento ha vietato le care buffonate del Gay Pride

Estratto dell’articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”

Quando nel novembre di due anni fa venne eletto Amer Ghalib, primo sindaco musulmano di origine yemenita negli Stati Uniti, i Democratici scesero per strada e lanciarono confetti al suo passaggio. Dissero che Hamtramck, sobborgo di trentamila abitanti alle porte di Detroit, Michigan, il primo con un consiglio municipale a maggioranza musulmana, aveva dato la risposta multiculturale alla retorica islamofoba trumpiana.

Un anno e mezzo dopo, la situazione si è ribaltata: Ghalib, 43 anni, è diventato l’idolo dell’America bigotta e la delusione dei Democratici. Il cortocircuito è scattato dopo la decisione del sindaco, e del consiglio municipale a maggioranza musulmana, di vietare per sempre l’esposizione di qualsiasi bandiera arcobaleno dagli edifici pubblici durante il Pride Month, il mese dedicato ai diritti della comunità Lgbtq+. I cittadini musulmani che stavano assistendo alla seduta sono esplosi in urla di gioia. Quelli liberal hanno protestato.

Una volta Hamtramck era solo una città industriale, con larga presenza di polacchi, bosniaci e albanesi, le cui attrazioni erano limitate alla piccola Disneyland di cavallucci e casette colorate accatastate in modo disordinato, e i pub dove servivano involtini ripieni di carne, cipolla e funghi, della tradizione polacca. Negli ultimi dieci anni è diventata bastione della cultura multirazziale del Paese: dal 2013 gli immigrati arrivati da Yemen e Bangladesh sono diventati maggioranza. Pochi anni dopo hanno eletto per la prima volta in Usa un consiglio municipale a maggioranza musulmana e un sindaco yemenita e della stessa espressione religiosa.

C’è chi parla di nemesi: l’America islamofoba sta diventando islamica. L’omosessualità è il male. In molti Stati i cattolici bianchi vogliono che le scuole pubbliche diventino sempre più religiose, come scuole coraniche occidentali. «Vogliono chiuderci nell’armadio», ha commentato Gracie Cadieux, una queer di Hamtramck. «C’è un senso di tradimento — ha ammesso l’ex sindaca, Karen Majewski — noi abbiamo difeso voi musulmani quando eravate minacciati, e ora sono i nostri diritti a rischio, e a minacciarli siete proprio voi».

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