Il pm Christine Von Borries ne ha sentiti almeno due, di minori dell’Astor: il fratello maggiore di Kata, otto anni (ascoltato in procura assieme allo zio Abel), e l’amichetta che sabato stava giocando con la piccola scomparsa.
tratto da La Nazione
Per lei, il magistrato è tornato per l’ennesima volta, nel tardo pomeriggio, all’albergo occupato, casa di Kata e della sua famiglia. Con accanto una psicologa, hanno ricostruito la giornata di sabato, i giochi di quella giornata e il momento della separazione per un litigio.
La bimba è stata accompagnata anche fuori dal perimetro dell’immobile, dove ora si ipotizza possa essere la via di fuga meno battuta. Forse, i bambini giocavano anche lì, scavalcando un muretto che delimita la proprietà dell’ex struttura ricettiva.
La coetanea, del resto, sarebbe l’ultima ad aver visto Kata. Almeno prima della “supertestimonianza“ che dà forza all’ipotesi di reato con cui è stato aperto il fascicolo: sequestro di persona a scopo di estorsione. All’audizione dei giovanissimi dell’Astor, sono state affiancate le perquisizioni dei palazzi confinanti.
La maxi ispezione ha dato nell’occhio, richiamando in via Boccherini, oltre alle telecamere, una folla di curiosi. Residenti e commercianti hanno assistito all’arrivo di una fila di auto piene di carabinieri e dei vigili del fuoco.
Più di venti militari hanno setacciato appartamenti, garage, scantinati. I pompieri hanno sfondato una porta (ci sono altri appartamenti occupati in quella zona), hanno aperto un’auto e perlustrato i pozzi neri, alzando le saracinesche dei box e verificando ogni angolo.
La mamma di Kata, dopo avere ingerito candeggina lunedì sera, al termine della giornata in cui è stata sentita in procura, è ancora in ospedale.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews